ISMA CENTRO ITALIA O ALTRE CALAMITA’ NATURALI E RELATIVA CHIUSURA SCUOLE
Purtroppo i tragici fatti di questi ultimi giorni che tante sofferenze stanno provocando ai nostri connazionali del centro Italia riportano di attualità le anomale situazioni che si sono verificate nel passato in occasione di altre emergenze naturali come alluvioni, terremoti, nevicate eccezionali, fenomeni atmosferici particolarmente incruenti.
Ricordiamo che la chiusura delle scuole per i tragici eventi di questo periodo o di altri passati, disposta per ordinanza del sindaco o del prefetto, non comporta alcun obbligo di recupero del servizio che non è stato possibile prestare.
L’art. 1256 del cod. civile afferma: “L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile”, cioè il lavoratore non è obbligato a recuperare le ore di lavoro o le ferie eventualmente non prestate in quanto l’assenza dal servizio per cause non imputabili alla sua volontà può essere assimilata alla fattispecie che rientra in quella prevista dal codice civile, pertanto pienamente legittimate (la prestazione del servizio è ritenuta ufficialmente impossibile, quindi, non soggetta ad alcun tipo di recupero.
Nel caso invece di una sola sospensione delle lezioni ci sarà una profonda disparità di trattamento fra i vari dipendenti della scuola: ricordiamo infatti che la norma prevede che, mentre nel caso di ordinanza di chiusura degli istituti, tutto il personale ha diritto a non presentarsi al lavoro senza obbligo di recupero, in caso di ordinanza di sospensione delle lezioni il personale docente rimane a casa insieme agli alunni mentre quello tecnico amministrativo e ausiliario deve comunque prestare servizio e, nel caso in cui non possa farlo, deve addirittura recuperare le ore non prestate producendo, in questo caso, una discriminazione interna al personale. Noi pensiamo che la sicurezza del personale riguardi tutti e che in certe situazioni di pericolo dovremmo essere tutti uguali, sia per poter prestare aiuto che per aiutare.
Ora però non vogliamo fare polemiche ma ci stringiamo ai colleghi delle regioni colpite e a tutti i nostri “compaesani” interessati dal sisma dalle nevicate eccezionali e da tutte le altre calamità perché ora tutti noi siamo dello stesso paese, uniti più che mai in un unico abbraccio ideale che attraversa tutta l’Italia.
Simonetta Carbone