Richiesta ispezione amministrativa ai Dirigenti Scolastici
Prot. N. 32 del 31.03.2016
AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE
Sen.STEFANIA GIANNINI
Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
Vice Capo di Gabinetto e Dirigente Generale degli Uffici di diretta collaborazione:
Dott.ssa Marcella GARGANO
Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Uffici di diretta collaborazione dell’On.le Ministro
Unità Relazioni Sindacali
Alla Commissione di garanzia per l’attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi
Pubblici Essenziali
Via Po, 16/a – 00198 ROMA
e. p.c. AI COLLEGHI PERSONALE ATA
Oggetto: Richiesta ispezione amministrativa ai Dirigenti Scolastici.
Gent.ma Ministro dell’Istruzione Senatore Stefania Giannini,
come certamente Lei saprà, la scrivente Federazione, il 18 marzo 2016 ha proclamato lo sciopero nazionale ed indetto una manifestazione davanti al MIUR.
In quella occasione, abbiamo constatato oltre ai tanti mezzucci messi in campo dalle OO.SS. FLC-GIL, CISL, UIL e SNALS, per boicottare lo sciopero del personale ATA, ed a seguito delle numerose segnalazioni pervenute a questa Federazione da parte di tantissimi colleghi da ogni parte d’Italia, abbiamo registrato anche il comportamento scorretto di molti Dirigenti Scolastici che non hanno rispettato la Legge 146/90.
In considerazione delle avvisaglie di tali comportamenti, il 5 marzo 2016, al fine di evitare eventuali contenziosi e contestualmente per fornire suggerimenti ai Dirigenti, abbiamo inviato un lettera di diffida, che si trasmette in allegato, ed un documento di comportamento conseguente ad alcune incresciose situazioni derivanti dalla partecipazione allo sciopero del personale ATA.
Purtroppo, abbiamo rilevato che neanche il documento è servito affinché i Dirigenti Scolastici rispettassero la Legge e ledendo i principi ed i diritti sindacali tentando di boicottare lo sciopero di che trattasi.
Di seguito elenchiamo vari comportamenti adottati anche con dei ordine di servizio da tantissimi dirigenti Scolastici:
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hanno obbligato il personale ATA a dichiarare l’adesione allo sciopero;
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hanno obbligato il personale ATA a formare il contingente minimo;
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hanno fatto aprire le scuole ai docenti ed effettuato regolarmente attività didattica senza collaboratori scolastici;
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hanno cambiato di plesso i collaboratori scolastici nella giornata di sciopero;
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non hanno informato il personale ATA con le circolari delle sciopero;
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si sono fatti consegnare dai collaboratori scolastici le chiavi il giorno prima dello sciopero;
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i Dirigenti con i propri collaboratori hanno aperto le scuole e fatto entrare i bambini per le lezioni normali, senza sorveglianza, senza il servizio fotocopie ecc. ecc.
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hanno fatto pressione su alcuni collaboratori scolastici (invalidi) affinché non aderissero allo sciopero;
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hanno preteso di conoscere in anticipo la volontà di aderire allo sciopero;
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anche l’URS Lombardia ha programmato incontri per la formazione sulla mobilità il giorno dello sciopero, chiarendo che gli incontri programmati costituivano obbligo di servizio.
RAPPRESENTO CHE non poteva essere affidata la sorveglianza agli insegnanti in assenza dei collaboratori, come non poteva essere affidata l’apertura e la chiusura delle scuole al personale delle imprese di pulizia delle cooperative, perché ciò costituisce una lesione dei diritti di sciopero dei collaboratori ed è impugnabile sindacalmente.
E’ del tutto evidente che questo comportamento, al fine di far capire all’opinione pubblica che le scuole potessero funzionare lo stesso anche senza il personale ATA ha messo a rischio l’incolumità fisica degli alunni che il 18 marzo 2016 erano presenti a scuola.
Questi gravi fatti non possono passare inosservati e impuniti; sarebbe un’ulteriore presa in giro e uno schiaffo morale verso il personale Ata che in maniera pacifica e civile ha deciso di protestare, scioperando, per l’insostenibile situazione lavorativa e umana che è costretta a subire.
Pertanto, a seguito di tali comportamenti, per la parte di Vostra di competenza, questa Federazione chiede l’attivazione di una ispezione amministrativa nei confronti dei dirigenti scolastici per censurare tali comportamenti.
Inoltre, i nostri legali hanno già avviato le procedure per contestare il comportamento antisindacale nei confronti di quei dirigenti che hanno seguito procedure scorrette nei confronti della protesta del personale ATA.
RingraziandoLa anticipatamente per l’attenzione prestataci, in attesa di un positivo sollecito riscontro, Le auguriamo buon lavoro.
Cordiali saluti.
Il Presidente Nazionale Feder.Ata
Giuseppe Mancuso