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Proclamazione stato di agitazione del personale A.T.A.

4471

Prot. n. 101/2019 del 16/09/2019

Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Direzione Generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro

Al Ministero per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione – Capo Dipartimento

Al Ministero per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione URSPA

Ufficio per le relazioni sindacali delle pubbliche amministrazioni

Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Capo di Gabinetto e Dirigente Generale degli Uffici di diretta collaborazione:

Alla Commissione di garanzia per l’attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi

Pubblici Essenziali

Via Po, 16/a – 00198 ROMA

Oggetto: proclamazione stato di agitazione del personale A.T.A. Richiesta di avvio della procedura di raffreddamento e conciliazione ex. art. 1, comma 4, L.83/2000.

La Feder. A.T.A.- Federazione del personale A.T.A. della scuola, il primo ed UNICO sindacato che si occupa solo della categoria A.T.A,

  • tenuto conto che tutto il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola italiana continua ad essere dimenticato, o, addirittura, vessato dalle Istituzioni;

proclama lo stato di agitazione del personale A.T.A. della scuola per i seguenti motivi:

  1. CONTRO LE ASSUNZIONI DEI DIPENDENTI DELLE COOPERATIVE NEL PROFILO DI COLLABORATORE SCOLASTICO (prima devono essere assunti quelli inseriti nella prima, seconda e terza fascia)
  2. IMMISSIONE IN RUOLO DI TUTTI GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FF DSGA, PRIMA DEL CONCORSO ORDINARIO;
  3. ISTITUZIONE DI UN ASSISTENTE TECNICO IN OGNI SCUOLA D’ITALIA;
  4. contro la violazione dell’art. 36. della Costituzione che recita “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”;
  5. per l’immissione in ruolo su tutti i posti disponibili e vacanti in organico di diritto;
  6. per la proroga fino al 31 agosto, per i contratti stipulati su posto vacante solo fino al 30 giugno;
  7. per la revisione dei parametri per le tabelle degli organici con relativo superamento delle attuali regole restrittive;
  8. per il passaggio in area C di tutti gli assistenti amministrativi e tecnici con relativo svuotamento del profilo B;
  9. per il passaggio in area A di tutti i collaboratori scolastici;
  10. contro le pressioni ormai insostenibili subite dai collaboratori scolastici a causa soprattutto delle diminuzioni di organico e dei divieti di nomina supplenti: aumento dei carichi di lavoro, turni iper flessibili e orario di lavoro spezzato, spostamento da un plesso ad un altro e/o, addirittura, da un comune all’altro, ore di straordinario assegnate d’ufficio;
  11. contro la decurtazione in organico dei posti di collaboratore scolastico ed assistente amministrativo in presenza dei co.co.co;
  12. per il superamento e annullamento delle norme dei servizi esternalizzati per pulizie e sorveglianza e ripristino dell’organico accantonato dei Collaboratori Scolastici (11.857 unità);
  13. contro una interpretazione forzata del mansionario dei collaboratori scolastici che presuppone che cambino pannolini agli alunni senza una adeguata formazione;
  14. per il riconoscimento del profilo di videoterminalista agli assistenti amministrativi;
  15. contro la mancata previsione della figura dell’assistente tecnico negli Istituti Comprensivi;
  16. contro la mancata valorizzazione degli assistenti tecnici nella didattica laboratoriale;
  17. per la revisione del profilo di DSGA: istituzione della dirigenza amministrativa o revisione del comma 7, art. 24 del D.I.44/2001, attribuendo al Dirigente Scolastico la responsabilità del consegnatario;
  18. per la separazione netta e chiara dei ruoli tra DS e DSGA;
  19. per la revisione del profilo di DSGA: equiparazione dal punto di vista economico ai segretari comunali;

CHIEDE a tal fine che siano attivate le procedure di cui all’oggetto.

Qualora la procedura di conciliazione avesse esito negativo, la scrivente si riserva ogni forma di mobilitazione, non escluso lo sciopero nazionale della categoria.

IL PRESIDENTE NAZIONALE Giuseppe MANCUSO