Prot. n. 600/2021 del 07/01/2021
Al Ministro della Sanità
On. Roberto Speranza
Al Dott. Domenico Arcuri
Commissario Straordinario per l’attuazione
e il coordinamento delle misure di contenimento e
contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19
commissarioemergenzacovid19@pec.governo.it
Al Ministro dell’Istruzione
On. Lucia Azzolina
segreteria.azzolina@istruzione.it
Oggetto: Pandemia da Covid-19 e tutele per il personale ATA.
Visto il piano vaccinale predisposto in merito alla pandemia da sars-cov-2;
Viste le tante esternazioni di ogni genere da parte di esperti vostri consulenti e di vari esponenti politici, anche non eletti direttamente dal popolo sovrano e senza titoli accademici pertinenti, che parlano ma non si espongono in prima linea;
SI PRETENDE
Che, nell’ambito dell’epidemia da covid 19, anche il personale amministrativo tecnico ausiliario venga considerato a forte rischio contagio, come altri dipendenti essenziali per lo Stato, in quanto espleta la sua funzione di pubblica utilità in ambienti limitati a stretto contatto con molti individui, soprattutto minori.
Si richiede pertanto che:
– venga urgentemente approntata ogni misura di protezione/prevenzione che non deve ridursi ad una semplice mascherina chirurgica, oltretutto in alcuni casi non rispondente a tutti i crismi, per tutto il personale ata, che ha sempre lavorato in questo periodo epidemico, fra mille difficoltà e rischi, con forte senso del dovere e spirito di abnegazione, pensando al bene degli utenti più che al suo;
– che vengano date per iscritto tutte le dovute e dettagliate spiegazioni relative ai vaccini, ai loro effetti e alle modalità di comportamento indispensabile per la propria e altrui salute, come spiegato in alcune FAQ del Ministero della Salute che riportiamo brevemente “…… è necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone. ……………” “……. inoltre, ancora non sappiamo in maniera definitiva se la vaccinazione impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Ecco perché essere vaccinati non conferisce un “certificato di libertà” ma occorre continuare ad adottare comportamenti corretti e misure di contenimento del rischio di infezione.”
– che venga data la possibilità, solo a chi aderisce volontariamente, di essere al più presto vaccinato, ovviamente sotto la piena responsabilità dello Stato e di chi lo produce, perché non può e non deve essere richiesta alcuna manleva ai singoli individui che si sottopongono al vaccino.
Tutto ciò per ottemperare, anche in questo periodo di crisi pandemica, sia la dovuta salvaguardia della salute, in primis quella degli alunni, che il rispetto della libertà tanto amata dai nostri padri costituenti.
Concludendo:
TUTELE PROTEZIONI ESEMPIO CHIAREZZA TRASPARENZA LIBERTA’
IL PRESIDENTE NAZIONALE
Giuseppe MANCUSO