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PROBLEMATICA RELATIVA ALLE PENSIONI E NOSTRE PROPOSTE

PROBLEMATICA RELATIVA ALLE PENSIONI E NOSTRE PROPOSTE

Abbiamo sempre avuto presente la problematica legata alle pensioni, anche perché fra noi ci sono colleghi che hanno più di 40 anni di servizio alle spalle e conoscono in prima persona la fatica quotidiana che si fa via via più pesante col passare degli anni e con l’aumentare dei  problemi, sia di famiglia che di salute. Infatti presentammo, insieme ad altre proposte sui vari temi a noi cari, una nostra idea per poter ovviare a questa incresciosa situazione, ma nessuno ci considerò.

Purtroppo nella foga della predisposizione dei molteplici punti, come nessun altro sindacato ha mai dettagliato, che ci hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione, prima, e dello sciopero poi, ci siamo dimenticati di inserire quello sull’uscita dignitosa dal lavoro per chi ha più di 40 – 41 anni di contributi e ce ne scusiamo.

Questo è sempre stato il nostro pensiero e questo è quello che chiederemo con forza: “in pensione con 40 – 41 anni di servizio senza false aspettative di vita (nel 2015 c’è stata addirittura un’inversione di tendenza), che prolungano all’infinito l’uscita dal mondo del lavoro, in modo così da poter finalmente fare entrare i giovani e far riposare i “vecchi”. Legata a questo argomento c’è anche la dimenticata “quota 96” che ha impedito a molti lavoratori della scuola di andare meritatamente in pensione, che nessuno più ha tirato in ballo e che invece noi riproporremo con energia.

Abbiamo presente le difficoltà che può incontrare chi ha più di 60 anni, perché, se ci sono quelli che hanno una salute invidiabile e sprint da fare invidia ai giovani, ci sono anche quelli che, per problemi di salute o di famiglia, sono stanchi e demoralizzati, ma si sforzano e si spossano comunque quotidianamente per portare avanti nel miglior modo possibile il loro lavoro come, ad esempio, una collaboratrice scolastica alle prese con i bimbi delle scuole dell’infanzia da cambiare, prendere in braccio, consolare, o un’assistente amministrativa sottoposta a continue sollecitazioni lavorative e molestie burocratiche di ogni genere; questi colleghi desiderano solo, dopo una vita dedicata con onestà, spirito di sacrificio e senso del dovere al funzionamento delle scuole nell’interesse della collettività, di poter lasciare il proprio posto ai giovani che hanno tante energie ma nessuna sicurezza per il futuro. Tutte queste molteplici situazioni creano inoltre uno stress da lavoro correlato che può far peggiorare lo stato di salute con conseguenti problemi a livello dei singoli e dell’intera collettività.

I nostri diritti acquisiti sono stati più volte calpestati e, anche se capiamo i problemi legati alla spesa pubblica che non sono stati però generati da noi, ci sembra doveroso che venga finalmente riequilibrato il sistema pensionistico.

PROPOSTE E CONSIDERAZIONI PER IL PERSONALE ATA

PROPOSTE E CONSIDERAZIONI PER IL PERSONALE ATA

 

Sappiamo che il momento per la scuola statale nel suo insieme è molto critico e che le figure del personale ATA rimangono sempre  relegate nel dimenticatoio o in secondo piano.

L’autonomia scolastica ha dotato tutte le scuole di personalità giuridica, ma non ha modificato gli organici, pertanto quelli degli Istituti Comprensivi sono notevolmente esigui a fronte del carico di lavoro.

Il lavoro nelle segreterie si è ulteriormente complicato in seguito alle seguenti novità:

pratiche di pensione, ricostruzioni di carriera, istanze on-line, identificazione on-line, convocazioni supplenti on-line con graduatorie riprodotte molteplici volte, iscrizioni on-line, pagamento supplenze brevi sempre on-line tramite il solito SIDI, che però non è stato ampliato provocando rallentamenti o blocchi totali del sistema operativo e comportando un notevole dispendio di tempo ed energia ecc. …..

Dovremmo avere come categoria un riconoscimento giuridico ed economico delle mansioni svolte, passandoci tutti al Profilo C, prevedendo eventualmente un corso obbligatorio dopo almeno 10 anni di servizio,  visto quello che facciamo e poiché ora è necessario un diploma di maturità o una laurea! Stesso discorso di passaggio vale anche per gli assistenti tecnici e per i collaboratori scolastici.

I collaboratori scolastici da semplici addetti alle pulizie si sono trasformati in operatori dell’accoglienza e dell’assistenza; purtroppo però molto spesso vengono trattati, invece che come persone con pari diritti e doveri, come esseri inferiori, come “persone di servizio”. La mancanza di rispetto nei loro confronti offende la loro dignità in primis e quella dell’intera comunità scolastica.

L’orario dei collaboratori scolastici è diventato in questi anni quanto più variegato possibile a causa del mancato rinnovo del CCNL, dei tagli e del dimensionamento della rete scolastica, che ha provocato carichi di lavoro esagerati e regimi orario non contemplati dal CCNL. Per esempio l’orario spezzato è un punto critico e va superato. Il prolungamento degli orari a dismisura per garantire l’apertura totale quotidiana delle scuole crea problemi di sicurezza dei lavoratori

Tutto il personale ata vive poi situazioni di pressione insostenibili: aumento dei carichi di lavoro, turni iperflessibili e orario di lavoro spezzato, ore di straordinario assegnate d’ufficio (che saranno pagate solo in parte per l’esiguità del Fondo d’Istituto).

Il senso del dovere di tutto il personale permette che il lavoro sia sempre portato avanti anche se con notevoli sacrifici, perché la categoria ha sopportato nel tempo notevoli tagli agli organici: infatti nelle scuole con più plessi ubicati anche su più comuni i collaboratori scolastici sono solitamente figure uniche per turno e gli assistenti amministrativi nelle istituzioni scolastiche con molti plessi e/o comuni, ma con un numero minore di alunni rispetto ad altre scuole con pochi plessi sono in numero inadeguato rispetto alla notevole mole di lavoro.

Naturalmente questa situazione è risaputa, nei minimi dettagli, sia a livello ministeriale che sindacale, ma fino ad oggi NESSUNO ha voluto intervenire per modificarla, introducendo nuovi criteri finalmente EQUI.

Si dovrebbero rivedere i criteri di determinazione degli organici, tenendo conto di altri parametri e non solo del numero degli alunni e non diversificandoli più tra ordini di scuole; ad esempio, in diversi Istituti Comprensivi ci sono scuole distribuite fra più comuni, ci sono molti supplenti annuali, e ogni anno ci sono molte maternità fra insegnanti e collaboratori che comportano un notevole aumento dei carichi di lavoro.

Vorremmo far notare come nel tempo, dal 1976 quando bastava una 5° elementare per i bidelli e una terza media per gli applicati di segreteria, come si chiamavano allora, sono stati ulteriormente aumentati i carichi di lavoro e le responsabilità a fronte dello stesso stipendio; ora occorre un diploma di scuola superiore o una laurea per gli assistenti amm.vi (ex applicati) e un diploma di qualifica per i collaboratori scol.ci (ex bidelli)  ma la retribuzione non è mai stata cambiata e corrisponde al 3° e 4° livello della carriera esecutiva (gli stipendi iniziali di un collaboratore scolastico e di un assistente amministrativo sono di 950 e di 1050 euro circa).

Gli assistenti si occupano anche di stipendi, ricostruzioni di carriera, pensioni, ricerche e nomine supplenti, rapporti esterni e tantissimi altri complessi lavori, derivanti dal passaggio all’autonomia che ha delegato alle scuole i compiti degli ex provveditorati, che nel mansionario dovrebbero essere svolti da una figura intermedia istituita fortunatamente solo sulla carta. L’informatizzazione avanzata delle scuole e del lavoro delle segreterie ampliato notevolmente negli ultimi anni comporta un aumento notevole di ore trascorse davanti al computer, che non viene considerato, né per una adeguata preparazione, né a livello economico.

Si propone pertanto per tutti uno stipendio adeguato al titolo di studio ed al lavoro effettivamente svolto; non esistono lavori simili al nostro inquadrati al 3° e 4° livello (si sottolinea che l’art. 36 della Costituzione recita “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso suffic. …….”)

Purtroppo la maggior parte di noi ha una coscienza e non riesce a fare solo ed esclusivamente il lavoro per il quale è retribuita (pensiamo ai docenti, agli alunni, ai supplenti e continuiamo a fare di tutto; basterebbe attenerci al nostro mansionario e in un solo mese probabilmente otterremmo qualche riconoscimento, almeno simbolico: ora è tutto dovuto e i ringraziamenti sono un di più).

Alcuni Direttori SGA hanno già perso la titolarità grazie agli accorpamenti di più scuole e alla creazione degli Istituti Comprensivi al posto delle Direzioni Didattiche e delle Medie; anche per loro il lavoro e le responsabilità sono aumentate notevolmente.

Passando ad un altro argomento, quello sulle graduatorie d’istituto per supplenze temporanee, sempre però correlato ai nostri carichi di lavoro, per avere più professionalità ed aumentare la produttività delle segreterie delle istituzioni scolastiche,  sarebbe necessario ed auspicabile che le nuove graduatorie del personale ATA di 3° fascia fossero distinte in due sezioni: nella prima dovrebbero essere inserite le persone che hanno già prestato servizio in una scuola statale nella stessa qualifica per almeno 30 giorni (non dovrebbe essere tanto complicato, visto che nel modulo di domanda era già prevista questa casistica) e nella seconda tutte le altre. Già nel passato avevamo avuto delle graduatorie diversificate in base al servizio prestato.

Così si sopperirebbe almeno in parte al fatto che non sia più stata aperta la 2° fascia (ha diritto all’inserimento in 2° fascia chi ha effettuato almeno 30 giorni di servizio in una scuola statale) e si eviterebbe quello che è successo, poiché, essendo la 2° fascia praticamente sguarnita o con numerosissime iscritti “fantasma” con 0 punti, 0 esperienza e nessun lavoro pregresso nelle scuole statali, per cercare supplenti abbiamo dovuto ricorrere alla 3°, dove i primi in graduatoria sono generalmente senza alcuna esperienza relativa al lavoro di segreteria, avendo accumulato punteggio lavorando come collaboratori scolastici o altro, anche in scuole paritarie o private, a scapito di persone che hanno lavorato solo in scuole statali, a volte con sacrifici e per poco tempo.

Soprattutto le segreterie con un organico oltremodo esiguo subiscono un ulteriore aggravio di lavoro e le responsabilità sono aumentate notevolmente.

I nostri diritti acquisiti sono stati più volte calpestati, come nel caso delle pensioni e del blocco degli scatti e degli stipendi; capiamo i problemi legati alla spesa pubblica; anche i politici che hanno preceduto gli attuali hanno contribuito notevolmente a ciò e ci sembra doveroso riequilibrare il sistema, ma le varie riforme, secondo noi e altri che la pensano come noi e ci hanno eletti loro portavoce, dovrebbero riguardare chi ha iniziato a lavorare negli anni delle prime riforme sapendo già che la situazione era cambiata; chi, invece, è entrato nello Stato prima di queste riforme (anni ’70 – primi ‘80 circa) dovrebbe essere salvaguardato conservando almeno il diritto ad andare in pensione a 60 anni o 62: non siamo tanti, andremmo via scaglionati lasciando il posto ai giovani oppure potremmo rimanere sapendo che possiamo scegliere noi quando ritirarci dal lavoro.

Anni fa qualcuno aveva  proposto di elargire una certa cifra alle pensioni basse in base anche agli anni di contributi versati; vorremmo che questo criterio venisse adoperato anche se doveste dare aumenti generici alle pensioni: non è giusto che chi ha versato pochi anni di contributi [pensioni baby – portuali – prepensionamenti come quelli delle F.S. ecc…] ritirandosi dal lavoro molto giovane ottenga anche degli aumenti che paghiamo e pagheremo noi che non possiamo andare in pensione neppure dopo 35- 40 anni di lavoro e di versamenti contributivi.

Proposte operative  per le figure professionali Ata  nelle Scuole Statali.

PROBLEMI PROPOSTE / RISOLUZIONI
1) L’autonomia scolastica ha dotato tutte le scuole di personalità giuridica, ma non ha modificato gli organici, pertanto quelli degli Istituti Comprensivi sono notevolmente esigui, sia a fronte del carico di lavoro, che è maggiore rispetto a quello di altre Istituzioni Scolastiche di grado superiore, sia in caso di assenze di colleghi non sostituiti con supplenti (chiamate giornaliere supplenti, maggior numero di personale con contratto a tempo determinato, rapporti con più comuni, etc.).

Il lavoro nelle segreterie si è ulteriormente complicato in seguito alle seguenti novità:

convocazioni supplenti on-line con graduatorie riprodotte molteplici volte – iscrizioni on-line – pagamento supplenze brevi sempre on-line tramite il solito SIDI, che però non è stato ampliato provocando rallentamenti o blocchi totali del sistema operativo: ciò comporta un notevole dispendio di tempo ed energia.

Mancanza di sicurezza e sorveglianza per notevole riduzione dei collaboratori scolastici soprattutto nelle istituzioni con più plessi ubicati anche in più comuni.

Aumento della dotazione organica sia di collaboratori scolastici sia di assistenti amministrativi, tenendo conto di altri parametri e non solo del numero degli alunni e non diversificandoli più tra ordini di scuole.

Prevedere l’organico degli assistenti tecnici anche per gli istituti comprensivi visto che ormai in tutti gli ordini di scuole sono previsti i laboratori.

Questo permetterebbe di garantire sia il servizio, che la sicurezza e la sorveglianza. Cosa che non è possibile sostenere con gli organici attuali .

 

2) Livelli retributivi insoddisfacenti perché rimasti invariati dal 1976 ad oggi a fronte di un titolo di studio richiesto superiore a quello del  1976 ed a un aumento notevole di mansioni e di responsabilità non previste nel nostro mansionario. Vorremmo far notare come nel tempo, dal 1976 quando bastava una 5° elementare per i bidelli e una terza media per gli applicati di segreteria, come si chiamavano allora, sono stati ulteriormente aumentati i carichi di lavoro e le responsabilità a fronte dello stesso stipendio; ora occorre un diploma di scuola superiore o una laurea per gli assistenti amm.vi (ex applicati) e un diploma di qualifica per i collaboratori scol.ci (ex bidelli)  ma la retribuzione non è mai stata cambiata e corrisponde al 3° e 4° livello della carriera esecutiva. Passaggio dal 4 livello come ex applicati al 5° o 6° livello come assistenti amministrativi eventualmente con un corso obbligatorio come per la prima e seconda posizione economica.

Si propone pertanto per tutti gli assistenti amministrativi uno stipendio adeguato al titolo di studio ed al lavoro effettivamente svolto;

non esistono lavori simili al nostro inquadrati al 4° livello (si sottolinea che l’art. 36 della Costituzione recita “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso suffic..).

Identico discorso per i coll. scolastici che dovrebbero passare dal terzo al quarto livello.

 3) Graduatorie d’istituto di terza fascia supplenti ATA aventi nei primi posti personale senza esperienza specifica nelle scuole statali e/o proveniente da scuole private e/o paritarie, che comunque ha accumulato punteggio (collaboratori scol.ci, ins.ti ecc.).

Altra anomalia : per accedere a qualifica coll. scol.co ora occorre un titolo di studio superiore a quello precedente (terza media) ma è stata data possibilità di inserirsi anche a chi non ha il titolo previsto ma che era già stato incluso precedentemente valutando il voto della terza media; in questo modo si crea una disparità di trattamento.

Riaprire la 2° fascia eliminando la dicitura “ad esaurimento” e lasciarla solo per le scuole e non per gli Uffici Scolastici Provinciali o prevedere la distribuzione degli aspiranti in due sezioni nella terza fascia: nella prima dovrebbero essere inserite le persone che hanno già prestato servizio nelle scuole statali nella stessa qualifica per almeno 30 giorni (non dovrebbe essere tanto complicato, visto che nel modulo di domanda era già prevista questa casistica) e nella seconda tutte le altre.

In questo modo si garantirebbe più professionalità e si aumenterebbe la produttività delle istituzioni scolastiche e si farebbero lavorare in primis persone che hanno lavorato solo in scuole statali, a volte con sacrifici e per poco tempo.

Già nel passato avevamo avuto delle graduatorie diversificate in base al servizio prestato nello stato o  in altre amm.ni, private o meno.

Si dovrebbero inoltre valutare quelli con la sola terza media unicamente con punteggio minimo previsto.

4) Progressione di carriera:

tantissimi assistenti amministrativi attraverso la prima e seconda posizione economica svolgono il servizio in qualità di DSGA, MA NON PASSANO DI RUOLO.

Creare la graduatoria dei 24 mesi dei DSGA, magari con un servizio minimo di tre anni, da cui attingere per le immissioni in ruolo.
5) Problema pensioni con diritti acquisiti più volte calpestati solo per i lavoratori dipendenti che producono una forza lavoro in età ormai troppo avanzata e non lasciano spazio ai giovani. Conservare il diritto ad andare in pensione a 60-62 anni con una  quota da “96” a “100” prevedendo una penalizzazione sempre più ridotta man mano che l’età o gli anni contributivi aumentano

(da un 10/12% ad un 2% in meno).

6) Copertura finanziaria per i punti n. 1, 2, 4 Eliminazione 1° e 2° posizioni economiche ATA che verrebbero riassorbite dal passaggio di qualifica.

Eliminazione “carrozzone” INVALSI

Eliminazione contratti pulizia che costano molto ma rendono poco

Eliminazione figura revisori conti x scuole

Usare tutti i risparmi generati da vari ridimensionamenti e contrazioni organ. solo per il comparto scuola pubblica ( news parlano di svariati fondi dirottati da risparmi pubbliche amm.ni a Expo 2015 ……)

Blocco aumenti pensioni baby: è assurdo che chi ha versato pochi anni di contributi(pensioni baby – portuali – prepensionamenti come quelli delle F.S. ecc) ritirandosi dal lavoro molto giovane ottenga anche degli aumenti che paghiamo e pagheremo noi che non possiamo andare in pensione

Eliminazione DA SUBITO varie forme di finanziamento pubblico ai partiti, che il popolo sovrano ha sempre scelto nei vari referendum di eliminare

Eliminazione e/o riduzione spese militari all’estero e degli armamenti sofisticati come gli aerei F35; riduzione auto blu e grigie; diminuzione stipendi dei politici e dei parlamentari e degli addetti alle Camere; riduzione consulenze esterne da riassegnare all’interno della P.A. o nelle Commissioni Parlamentari; riduzione affitti della P.A. verso terzi; ridiscussione trattati Europei e eliminazione vincolo di bilancio deficit/Pil del 3%;

Da prossimo parlamento riduzione numero parlamentari e/o camera unica.

Altra forma di risparmio futura : poiche’ si vorrebbe giustamente dare i famosi 80 €. anche ai pensionati, si dovrebbero eliminare dagli aventi diritto quelli andati in pensione con pochi contributi versati favorendo quelli con maggiore anzianità contributiva.

 

 

Richiesta convocazione tavolo tecnico

Richiesta convocazione tavolo tecnico

Prot. n. 40 del 15 aprile 2016

Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca

     Sen. Stefania Giannini

Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

  • Direzione generale per il personale scolastico
  • Uffici di diretta collaborazione dell’On. Le Ministro

               Unità Relazioni Sindacali

               Prof. Tonino Proietti

Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

     Dott. Giuliano Poletti

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione

      On. Marianna Madia

Oggetto: richiesta convocazione tavolo tecnico.

             Gent.ma Ministro dell’Istruzione Senatore Stefania Giannini,

in occasione dello sciopero nazionale del personale ATA proclamato dalla scrivente Federazione, una delegazione della stessa è stata ricevuta al Ministero della Pubblica Istruzione il 18 Marzo 2016, dal Dott. Giacomo Molitierno  unitamente al Dott. Tonino Proietti.

In quell’occasione, dopo aver rappresentato le motivazioni dello sciopero, abbiamo avuto rassicurazioni che su alcuni punti, avremmo ricevuto una risposta.

In data odierna, non avendo ancora ricevuto nessuna risposta, con la presente la scrivente Organizzazione Sindacale, forte dell’altissima partecipazione allo sciopero del personale ATA, proponendosi come unico interlocutore del personale ATA,

chiede URGENTEMENTE

 L’APERTURA  DI  UN   TAVOLO  TECNICO, ALLA PRESENZA DEI RAPPRESENTANTI DEL MIUR, MINISTERO DEL LAVORO E DELLA FUNIZONE PUBBLICA

per poter intraprendere un percorso condiviso al fine di risolvere i seguenti problemi:

  1. considerato che in molte realtà scolastiche il personale ATA in servizio avendo un contratto  a tempo determinato al 30.06, renderebbe difficoltoso il rispetto delle prossime scadenze (esami di Stato per le scuole secondarie di I e II grado, pagamento dei compensi accessori, gestione degli stipendi, compresa l’apertura e chiusura degli edifici scolastici nei mesi estivi, programmazione delle ferie), bisogna prorogare immediatamente fino al 31 agosto, tutti i contratti stipulati su posto vacante fino al 30 giugno.
  2. tenuto conto che è oramai noto al MIUR il numero del personale che dovrebbe transitare dalle provincie alle scuole, non sussistono più i presupposti per continuare a bloccare le immissioni in ruolo, bisogna effettuare immediatamente l’immissione in ruolo del personale ATA su tutti i posti disponibili e vacanti in organico di diritto;
  3. per il rinnovo immediato del CCNL;
  1. per il passaggio in area D di tutti gli assistenti amministrativi in possesso della seconda posizione economica con almeno 36 mesi di servizio nel profilo superiore.
  2. per il passaggio in area C di tutti gli assistenti amministrativi e tecnici con relativo svuotamento del profilo B;
  3. per il passaggio almeno in area As di tutti i collaboratori scolastici;
  4. Per il riconoscimento del Bonus scuola (500 euro) anche a tutto il personale ATA;
  1. per la revisione o annullamento dell’accordo che regola lo svolgimento delle funzioni miste, tenendo conto che molti comuni non elargiscono i  necessari fondi;
  2. per la revisione dei parametri per le tabelle degli organici con relativo superamento delle attuali regole restrittive;
  1. per la revisione di tutte le attuali Aree o Profili;
  2. per la soppressione dei commi 332-333-334della Legge 190  del 23 dicembre 2014 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015) – riguardanti le  supplenze brevi e l’organico del personale ATA;
  1. per evitare la decurtazione in organico di diritto dei posti di collaboratore scolastico ed assistente amministrativo in presenza dei co.co.co;
  2. per il superamento e annullamento delle  norme dei servizi esternalizzati per pulizie e sorveglianza e ripristino dell’organico accantonato dei Collaboratori Scolastici (11.857 unità);
  3. per il riconoscimento del profilo di videoterminalista agli assistenti amministrativi;
  4. per l’introduzione della figura dell’assistente tecnico negli Istituti Comprensivi;
  5. la valorizzazione degli assistenti tecnici nella didattica laboratoriale;
  6. per la revisione del profilo di DSGA: istituzione della dirigenza amministrativa o revisione del comma 7, art. 24 del D.I.44/2001, attribuendo al Dirigente Scolastico la responsabilità del consegnatario;
  7. per la separazione netta e chiara dei ruoli tra DS e DSGA;
  8. per il ripristino dell’indennità di funzione superiore per gli assistenti amministrativi che svolgono le funzioni di DSGA come era nell’art. 69 del vecchio CCNL del 04.08.1995 dove erano presenti le Indennità di funzioni superiori e di reggenza e dove all’assistente amministrativo  che sostituiva a tutti gli effetti il Direttore sga per un periodo superiore a quindici giorni, nei casi di assenza o impedimento, veniva attribuita, per l’intera durata dell’incarico o della sostituzione, una indennità pari al differenziale dei relativi livelli iniziali di inquadramento e qualora si dia luogo all’affidamento in reggenza degli uffici, era corrisposta una indennità pari al cinquanta per cento di quella prevista per gli incarichi o le sostituzioni;
  9. per l’eliminazione della temporizzazione e ricalcolo della ricostruzione di carriera dei Direttori s.g.a. in servizio all’01.09.2000  fortemente penalizzati;
  10. per poter dare la possibilità al personale ATA di usufruire della mobilità intercompartimentale, bisogna equiparare il personale ATA della scuola al personale gli altri comparti;
  11. per l’istituzione di un organo esterno per le contestazioni di addebito al personale ATA.

La presente richiesta viene avanzata al fine di fermare lo stato di agitazione del personale ATA che, qualora non fosse accolta, continuerà con ulteriori e maggiori azioni di protesta, non escludendo anche azioni legali.

In attesa di un Vostro positivo sollecito riscontro, Le auguriamo buon lavoro.

 IL PRESIDENTE NAZIONALE

             Giuseppe MANCUSO

Relazione Seminario Bologna

SUCCESSO PER IL SEMINARIO DI FORMAZIONE FEDER.ATA A BOLOGNA

Gentili Colleghe/Colleghi,

si è concluso con successo lo scorso mercoledì 13 aprile presso l’I.I.S. “Aldini Valeriani Sirani” di Bologna il Seminario di formazione rivolto al personale Amministrativo Tecnico e Ausiliario della scuola sul tema “Il Ruolo del Personale A.T.A. – Criticità dei ruoli – Dematerializzazione” organizzato dalla Feder.ATA, che ha visto la partecipazione di molti colleghi anche da regioni limitrofe come la Toscana, il Veneto, il Piemonte ecc. i quali hanno aderito numerosi e con entusiasmo all’importante evento formativo.

Il Seminario è iniziato con i saluti del Presidente nazionale Feder.ATA Giuseppe Mancuso il quale ha esposto ai colleghi la drammaticità della situazione lavorativa di tutta la categoria e la necessità di unire tutte le forze in un unico progetto di rivalutazione professionale che contrasti le scelte politico-sindacali di tagli selvaggi e la mancanza di rispetto/valutazione /merito nei confronti del lavoro svolto nella scuola da tutto il personale A.T.A.

Il Seminario, articolato in una mattinata, è nato dalla necessità di formare/informare il personale A.T.A in quanto nessuno più organizza seminari di formazione, ognuno di Noi è autodidatta e “fa miracoli” per mandare avanti il lavoro quotidiano sempre più gravoso e difficile a causa dei continui tagli di posti in organico che il Ministero attua ogni anno.

Gli A.T.A devono operare non solo senza formazione ma spesso anche senza alcuna informazione.

La Buona Scuola di Renzi con il “suo silenzio assordante” ci ha completamente ignorato.

Non si capisce perché ai Docenti hanno elargito un bonus di 500,00 € e agli A.T.A nulla.

Il seminario è stato tenuto dai relatori Luigi C. Calabro’ Assistente Amministrativo esperto informatico e con qualificate competenze sul Piano Nazionale Digitale, dematerializzazione, protocollo informatico, reti informatiche, registro elettronico, siti web scuole, e da Antonella Brandetti D.S.G.A con conoscenze in riferimento ai Fondi Sociali Europei Regione Marche per la certificazione delle competenze di seguito elencate come da DGR 1071/2005: Competenza di ingresso; Gestione risorse informative, articolata nelle unità: Gestione delle risorse informatiche; Tracciabilità dei processi; Gestione risorse economiche, articolata nelle unità: Fattibilità economica; Rendicontazione; Gestione accreditamento e sistema qualità, articolata nelle unità: Monitoraggio e valutazione dei servizi formativi; Gestione dell’accreditamento e degli standard interni di qualità.

Ringraziamo i colleghi che con la loro partecipazione e il loro entusiasmo ci aiutano e ci incoraggiano; ogni seminario rappresenta per noi un momento di confronto dove il sapere deve essere un lavoro condiviso, di partecipazione collettiva, con il ricercare insieme, dove ciascuno mette in campo le proprie competenze e conoscenze per aiutare gli altri con l’obiettivo comune di un’efficienza di tutti i servizi offerti dal personale A.T.A in una scuola di qualità.

Ringraziamo vivamente il Dirigente Scolastico e tutto il personale dell’IIS Aldini Valeriani Sirani per la calorosa accoglienza e per la generosa disponibilità nei confronti della Feder. ATA.

La prossima edizione è prevista per il  9 Maggio 2016 a Milano.

Dipartimento Stampa Feder. ATA

MANCATO ACCORDO MOBILITA’

MANCATO ACCORDO MOBILITA’

Prot. N. 34 del 05.04.2016

Ai Colleghi Ata

Loro Sedi

FUNZIONE PUBBLICA E MEF NON FIRMANO IL CONTRATTO SULLA MOBILITA’:

COSA STANNO FACENDO LE OO.SS. FIRMATARIE DI CONTRATTO ?

Come volevasi dimostrare”, l’accordo sulla mobilità siglato tra le OO.SS. firmatarie di contratto e il M.I.U.R. non è stato approvato dalla Funzione Pubblica e dal Ministero dell’Economia e Finanze; ancora una volta viene dimostrato come i sindacati confederali hanno stipulato un “accordo sottobanco” con il Miur che non trova riscontro né con la Funzione Pubblica né con il MEF; inoltre anche l’Aran si allinea alle osservazioni fatte dai 2 dipartimenti.

Inoltre si vocifera che possano agire unilateralmente per quanto concerne il contratto di mobilità, anche senza l’approvazione della Funzione Pubblica e del MEF.

Tutto questo porterà ad un inevitabile slittamento, dilungando di gran misura tutte le procedure per la mobilità dell’A.S. 2016/2017, con il grave rischio di non avere tutti i posti disponibili per le assunzioni. Ci saranno effetti negativi per tutta la scuola, da noi personale Ata, fino agli studenti e alle loro famiglie.

Le OO.SS. e il M.I.U.R, tutti ugualmente responsabili, dovranno assumersi le responsabilità che ne deriveranno, perché sono altamente a rischio l’inizio e la regolarità del prossimo anno scolastico.

Perché mai succedono tutti questi pasticci e imbrogli, a svantaggio e danno sempre delle categorie più deboli, di chi non ha possibilità di difesa ?

Perché nella scuola da qualunque parte si guardi si vedono soltanto accordi poco chiari e inciuci tra sindacati confederali, Miur, Politica e, chi più ne ha….più ne metta ?

Vogliamo farci altre domande:

  • Come mai le OO.SS. firmatarie di contratto si stanno svegliando proprio adesso sulla drammaticità dei problemi Ata ?
  • Come mai sollecitano il Ministro Giannini per un incontro dove discutere le sorti del personale Ata ormai morente e in via di estinzione perché tradito, svenduto e trattato come merce di scambio da loro stessi ?
  • Come mai le OO.SS. firmatarie di contratto oggi, con una “bella faccia tosta” e senza vergogna, pretendono ancora di sedersi…, per noi, al tavolo delle trattative ?

 

E’ UN CASO … OPPURE E’ SUCCESSIVO ALLA NASCITA E ALLO SCIOPERO DELLA FEDER.ATA ?

Cari Colleghi Ata … giudicatelo Voi !…

e cari iscritti alle OO.SS. firmatarie di contratto rendetevi conto in quali mani siete !

Saluti a tutti e buon lavoro.

Direzione Nazionale Federata

Seminario Regionale di Formazione Personale A.T.A.

Seminario Regionale di Formazione Personale A.T.A.

c/o I.I.S. “ALDINI VALERIANI SIRANI”

Via Bassanelli n. 9/11 – 40129 – BOLOGNA

13 APRILE 2016 – ore 09,00/14,00

Programma Seminario Regionale :

Il Ruolo del Personale A.T.A. – Criticità dei ruoli – Dematerializzazione.

Orario

Argomento

Relatore

9,00/09,30

Registrazione partecipanti

09,30/10,00

Saluti ed introduzione al Programma del Seminario del Presidente Nazionale Feder.Ata Giuseppe Mancuso.

Presidente Feder. A.T.A.

Giuseppe Mancuso

10,00/11,00

Collaboratori Scolastici: ruolo, responsabilità e criticità attuali del profilo, in particolare per quanto concerne gli aspetti legati alla gestione dei servizi connessi all’attività di supporto alle situazioni di handicap e alla gestione dei servizi in caso di sostituzione di colleghi assenti in base alle ultime disposizioni ministeriali.

DSGA Antonella Brandetti

11,00/11,30

Pausa

11,30/12,30

Assistenti Amministrativi: la Legge 107 sulla Buona Scuola e il Piano Nazionale Digitale nei suoi obiettivi, dematerializzazione, protocollo informatico.

Luigi C. Calabrò

12,30/13,00

Assistenti Tecnici: ruolo, responsabilità e criticità attuali del profilo, in particolare per quanto concerne la gestione delle reti informatiche, di cui sono dotati ormai tutti gli istituti, oltre alle problematiche connesse all’ufficio tecnico e alla sicurezza nelle scuole, Registro elettronico e supporto sito web scuole

Luigi C. Calabrò

13,00/13,30

Direttori Sga: Pon per la Scuola, programmazione 2014/2020.

Antonella Brandetti

13,30/14,00

Riflessioni e quesiti ai Relatori. Al termine del Seminario: Funzioni ed obiettivi del Sindacato Unitario del Personale A.T.A. Feder.A.T.A.

Il Seminario è gratuito ed è organizzato in collaborazione con soggetto accreditato per la formazione del personale della Scuola. Dà diritto all’esonero dal servizio e al termine i partecipanti riceveranno l’attestato di partecipazione (DM 177/2000).

Per questioni organizzative si prega di comunicare la propria adesione entro Lunedì 11 Aprile 2016 a seminari@federata.it allegando il modulo di partecipazione.

IL DIRETTORE DEL CORSO

                                                                                         Giuseppe Mancuso

 

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Richiesta ispezione amministrativa ai Dirigenti Scolastici

Richiesta ispezione amministrativa ai Dirigenti Scolastici

Prot. N. 32 del 31.03.2016

AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE

Sen.STEFANIA GIANNINI

Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Vice Capo di Gabinetto e Dirigente Generale degli Uffici di diretta collaborazione:

  Dott.ssa Marcella GARGANO

Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Uffici di diretta collaborazione dell’On.le Ministro

Unità Relazioni Sindacali

Alla Commissione di garanzia per l’attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi

Pubblici Essenziali

Via Po, 16/a – 00198 ROMA

e. p.c. AI COLLEGHI PERSONALE ATA

Oggetto: Richiesta ispezione amministrativa ai Dirigenti Scolastici.

Gent.ma Ministro dell’Istruzione Senatore Stefania Giannini,

come certamente Lei saprà, la scrivente Federazione, il 18 marzo 2016 ha proclamato lo sciopero nazionale ed indetto una manifestazione davanti al MIUR.

In quella occasione, abbiamo constatato oltre ai tanti mezzucci messi in campo dalle OO.SS. FLC-GIL, CISL, UIL e SNALS, per boicottare lo sciopero del personale ATA, ed a seguito delle numerose segnalazioni pervenute a questa Federazione da parte di tantissimi colleghi da ogni parte d’Italia, abbiamo registrato anche il comportamento scorretto di molti Dirigenti Scolastici che non hanno rispettato la Legge 146/90.

In considerazione delle avvisaglie di tali comportamenti, il 5 marzo 2016, al fine di evitare eventuali contenziosi e contestualmente per fornire suggerimenti ai Dirigenti, abbiamo inviato un lettera di diffida, che si trasmette in allegato, ed un documento di comportamento conseguente ad alcune incresciose situazioni derivanti dalla partecipazione allo sciopero del personale ATA.

Purtroppo, abbiamo rilevato che neanche il documento è servito affinché i Dirigenti Scolastici rispettassero la Legge e ledendo i principi ed i diritti sindacali tentando di boicottare lo sciopero di che trattasi.

Di seguito elenchiamo vari comportamenti adottati anche con dei ordine di servizio da tantissimi dirigenti Scolastici:

  1. hanno obbligato il personale ATA a dichiarare l’adesione allo sciopero;

  2. hanno obbligato il personale ATA a formare il contingente minimo;

  3. hanno fatto aprire le scuole ai docenti ed effettuato regolarmente attività didattica senza collaboratori scolastici;

  4. hanno cambiato di plesso i collaboratori scolastici nella giornata di sciopero;

  5. non hanno informato il personale ATA con le circolari delle sciopero;

  6. si sono fatti consegnare dai collaboratori scolastici le chiavi  il giorno prima dello sciopero;

  7. i Dirigenti con i propri collaboratori hanno aperto le scuole e fatto entrare i bambini per le lezioni normali, senza sorveglianza, senza il servizio fotocopie ecc. ecc.

  8. hanno fatto pressione su alcuni collaboratori scolastici (invalidi) affinché non aderissero allo sciopero;

  9. hanno preteso di conoscere in anticipo la volontà di aderire allo sciopero;

  10. anche l’URS Lombardia ha programmato incontri per la formazione sulla mobilità il giorno dello sciopero, chiarendo che gli incontri programmati costituivano obbligo di servizio.

RAPPRESENTO CHE non poteva essere affidata la sorveglianza agli insegnanti in assenza dei collaboratori, come non poteva essere affidata l’apertura e la chiusura delle scuole al personale delle imprese di pulizia delle cooperative, perché ciò costituisce una lesione dei diritti di sciopero dei collaboratori ed è impugnabile sindacalmente.

E’ del tutto evidente che questo comportamento, al fine di far capire all’opinione pubblica che le scuole potessero funzionare lo stesso anche senza il personale ATA ha messo a rischio l’incolumità fisica degli alunni che il 18 marzo 2016 erano presenti a scuola.

Questi gravi fatti non possono passare inosservati e impuniti; sarebbe un’ulteriore presa in giro e uno schiaffo morale verso il personale Ata che in maniera pacifica e civile ha deciso di protestare, scioperando, per l’insostenibile situazione lavorativa e umana che è costretta a subire.

Pertanto, a seguito di tali comportamenti, per la parte di Vostra di competenza, questa Federazione chiede l’attivazione di una ispezione amministrativa nei confronti dei dirigenti scolastici per censurare tali comportamenti.

Inoltre, i nostri legali hanno già avviato le procedure per contestare il comportamento antisindacale nei confronti di quei dirigenti che hanno seguito procedure scorrette nei confronti della protesta del personale ATA.

RingraziandoLa anticipatamente per l’attenzione prestataci, in attesa di un positivo sollecito riscontro, Le auguriamo buon lavoro.

Cordiali saluti.

Il Presidente Nazionale Feder.Ata

Giuseppe Mancuso

VADEMECUM CONCORSO 24 MESI ATA

VADEMECUM RELATIVO AI CONCORSI PER TITOLI PER L’ACCESSO AI RUOLI PROVINCIALI RELATIVI AI PROFILI PROFESSIONALI DELLE AREE A E B DEL PERSONALE – a. s. 2016/17

Le graduatorie permanenti del personale amministrativo tecnico ed ausiliario vengono utilizzate per le assunzioni a tempo indeterminato e determinato (comunemente conosciute come graduat. 24 mesi); infatti per aver diritto alle nomine occorre inserirsi in queste graduatorie.

Finalità dei concorsi

Nuove inclusioni nella Graduatoria permanente di prima fascia dei 24 mesi” (mod. B1)

Aggiornamento del vecchio punteggio, per coloro che sono già inseriti nella Grad. Perman. (mod. B2)

Inserimento, opzionale, nella prima fascia delle graduatorie d’istituto (fino ad un massimo di trenta istituzioni scolastiche) per le supplenze temporanee (mod. G che sarà disponibile succes. on line)

Dichiarazione, opzionale, di rinuncia al conferimento di supplenze in determinati profili professionali, in attesa dell’assunzione in ruolo (allegando, ai mod. B1o B2, il mod. F)

Dichiarazione del diritto alla precedenza nella scelta della sede in base all’art. 21 o all’art. 33 commi 5,6 o 7 della L. 104/92 (mod. H)

Profili professionali ai quali è possibile accedere:

– Assistente Amministrativo (AA);

– Assistente Tecnico (AT);

– Cuoco (CO);

– Guardarobiere (GA);

– Infermiere (IF);

– Addetto alle aziende agrarie (CR);

– Collaboratore Scolastico (CS).

Requisiti d’accesso:

Avere alla data di scadenza dei bandi di concorso pubblicati dalle singole Direzioni Scolastiche Regionali, almeno 23 mesi e 16 (24 mesi) di servizio in scuole statali, anche alle dipendenze degli Enti Locali (fino al 31/12/1999), anche non continuativi (le frazioni di mese vengono tutte sommate e si computano in ragione di un mese ogni trenta giorni e l’eventuale residua frazione superiore a 15 giorni si considera come mese intero) prestati nel profilo professionale per cui si concorre e/o in posti corrispondenti a profili della qualifica funzionale immediatamente superiore. Il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale si computa per intero.

Sono validi tutti i periodi di effettivo servizio, nonché i periodi di assenza da considerare, a tutti i fini, come anzianità di servizio ai sensi delle vigenti disposizioni di legge o del vigente C.C.N.L..

Tale computo trova applicazione anche nel caso di fruizione di periodi di assenza ai sensi dell’art. 12 richiamato dall’art. 19, comma 14, del C.C.N.L. 2006/09 (congedi parentali).

Nei limiti della durata della nomina, il periodo di assenza dovuto all’impedimento dell’assunzione in servizio in base alle vigenti disposizioni (astensione obbligatoria) va computato comunque nell’anzianità di servizio a tutti gli effetti e, pertanto, anche ai fini del raggiungimento del biennio richiesto per l’accesso ai concorsi di cui all’art. 554 del D.L.vo n. 297/94.

I periodi di assenza dal lavoro non retribuiti che non interrompono l’anzianità di servizio (congedi parentali, sciopero) sono computabili, anche, ai fini del raggiungimento del biennio di servizio richiesto per l’accesso ai concorsi di cui all’art. 554 del D.L.vo n. 297/94.

In tale computo rientrano, comunque, tutti i periodi per i quali sia stata erogata remunerazione anche parziale, ivi compresi i periodi di congedi parentali di cui agli artt. 32 e 33 del D.L.vo n. 151/2001 e successive modificazioni ed integrazioni, retribuiti al 30% nonché i periodi di assenza disciplinati dai commi 4 e 10 dell’art. 19 del C.C.N.L. 2006/09 (artt. 12-19 del C.C.N.L.).

Essere in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso al profilo per il quale si concorre o, comunque, del titolo culturale che ha permesso l’inserimento nelle graduatorie provinciali o d’istituto. Sono, altresì, validi per l’ammissione al concorso i titoli richiesti dall’ordinamento vigente all’epoca dell’inserimento nella graduatoria provinciale ad esaurimento o negli elenchi provinciali per le supplenze statali corrispondenti al profilo cui si concorre, nei confronti dei candidati che, all’atto della domanda, siano inseriti nella predetta corrispondente graduatoria o elenchi provinciali. Per coloro che sono inseriti nelle graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia vigenti al momento della scadenza della domanda, restano validi, ai fini dell’ammissione per il profilo professionale i titoli di studio in base ai quali avevano conseguito a pieno titolo l’inserimento in tali graduatorie. I titoli di studio conseguiti all’estero sono validi, ai fini dell’accesso, solo se siano stati dichiarati equipollenti, ovvero con riserva nelle more dell’equipollenza, ai sensi della normativa attualmente vigente, al corrispondente titolo italiano e, ai fini dell’attribuzione del punteggio come altri titoli di cui alla lettera A delle tabelle di valutazione annesse al presente decreto, se siano debitamente tradotti e certificati dalla competente Autorità Diplomatica italiana.

Avere i requisiti ordinariamente richiesti per l’assunzione nella Pubblica Amministrazione (cittadinanza italiana o comunitaria, idoneità fisica, godimento diritti politici, non essere interdetti o inabilitati, ecc.).

N.B.: I requisiti debbono essere posseduti alla data di scadenza della domanda di ammissione al concorso

Inoltre si deve:

– essere attualmente in servizio a tempo determinato in una scuola statale, nella medesima Provincia e nel medesimo profilo per cui si concorre;

oppure

– essere inseriti nella Graduatoria provinciale ad esaurimento o negli Elenchi provinciali per le supplenze, nella medesima provincia per cui si concorre;

oppure

– essere inseriti nelle Graduatorie d’istituto di terza fascia per le supplenze temporanee di cui al D.M. 717/2014, nella medesima Provincia e nel medesimo profilo per cui si concorre;

oppure

– essere già inseriti nella Graduatoria Permanente di prima fascia dei “24 mesi” nella medesima Provincia e nel medesimo profilo per cui si concorre, rispetto alla quale si chiede l’aggiornamento del vecchio punteggio.

La divulgazione del decreto è di competenza degli USR.

Le domande individuali di partecipazione, a cura degli interessati, andranno presentate in forma cartacea entro i termini previsti dal bando mediante raccomandata A R ovvero consegnati a mano ovvero mediante PEC, all’Ambito Territoriale Provinciale della provincia d’interesse.

I candidati inseriti in una graduatoria permanente provinciale non possono produrre domanda di inserimento nella graduatoria permanente di altra provincia; i medesimi possono presentare domanda di aggiornamento esclusivamente nella provincia in cui sono inseriti.

PROVINCIA CUI PRODURRE LA DOMANDA DI INSERIMENTO

O DI AGGIORNAMENTO

La domanda di ammissione dei candidati che concorrono per l’inclusione nella graduatoria permanente provinciale in cui non siano stati precedentemente inseriti deve essere presentata in una sola provincia individuata nell’ordine che segue:

a) la provincia in cui, all’atto della domanda, il candidato sia in servizio con nomina a tempo determinato nelle scuole statali e nel profilo professionale cui concorre;

b) la provincia in cui il candidato sia inserito nella graduatoria provinciale ad esaurimento o negli elenchi provinciali per le supplenze nelle scuole statali relativi al profilo professionale cui concorre (qualora non sia in servizio come previsto dalla precedente lettera a);

c) la provincia in cui il candidato sia inserito, a pieno titolo, nelle graduatorie di circolo e d’istituto di terza fascia per il conferimento di supplenze temporanee relative al profilo professionale cui concorre, qualora non ricorrano le condizioni di cui alle lettere a) e b).

La domanda dei candidati non inseriti nella graduatoria permanente provinciale deve essere inoltrata esclusivamente all’Ambito Territoriale (ex Ufficio Scolastico Provinciale) della provincia in cui sia istituito l’organico concernente il profilo professionale richiesto.

I candidati inseriti in una graduatoria permanente provinciale non possono produrre domanda di inserimento nella graduatoria permanente di altra provincia; i medesimi possono presentare domanda di aggiornamento esclusivamente nella provincia in cui sono inseriti e per il profilo professionale richiesto.

La domanda di inserimento può essere prodotta per il profilo professionale in una sola provincia.

Le domande non possono essere inoltrate alle Autorità Scolastiche delle province di Bolzano, Trento e della regione Valle d’Aosta in quanto dette Autorità adottano specifici ed autonomi provvedimenti per il reclutamento del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario della scuola.

Comunichiamo ai cari colleghi precari che il MIUR ha emesso la nota n. 6408 del 7-3-16 relativa alle graduatorie permanenti (24 mesi) ATA e che già le regioni sottoindicate hanno pubblicato i relativi bandi. Credendo di farvi cosa gradita pubblichiamo un vademecum sull’argomento sperando che, nonostante la situazione attuale, molti di voi possano avere per il prossimo anno un incarico o, addirittura, il ruolo. Siamo a disposizione per chiarimenti e/o informazioni e vi ricordiamo che purtroppo siete i più esposti ai tagli perpetuati dalla nostra amministrazione per cui vi ricordiamo che occorre, ora più che mai, essere uniti e solidali, noi anziani e voi giovani e meno giovani ancora precari, ma sempre e solo ATA.

Sono usciti i bandi e le domande di Inserimento/Aggiornamento delle seguenti regioni

Sardegna scadenza 18 aprile 2016

Piemonte scadenza 20 aprile 2016

Molise scadenza 20 aprile 2016

Umbria scadenza 22 aprile 2016

Liguria scadenza 22 aprile 2016

Veneto scadenza 23 aprile 2016

Friuli Venezia Giulia scadenza 26 aprile 2016

Lombardia scadenza 29 aprile 2016

Abruzzo scadenza 29 Aprile 2016

Campania scadenza 29 aprile 2016

Puglia scadenza 29 aprile 2016

Sicilia scadenza 29 Aprile 2016

Si presume che presto saranno disponibili anche quelli delle altre regioni e sarà nostra cura darvene comunicazione.

PRIMO RISULTATO POSITIVO DELLO SCIOPERO DEL 18 MARZO INDETTO DA FEDER. ATA

PRIMO RISULTATO POSITIVO DELLO SCIOPERO DEL 18 MARZO INDETTO DA FEDER. ATA

Prot. N. 28 del 22.03.2016 Comunicato stampa

Agli Organi di Stampa

A tutto il Personale ATA

Il Ministro Madia accellera sulle assunzioni del personale ATA

QUESTO E’ IL PRIMO RISULTATO POSITIVO DELLO SCIOPERO DEL 18 MARZO INDETTO DALLA FEDER. ATA

Presto ci sarà lo sblocco delle oltre 6.200 assunzioni per gli Ata

Dopo l’ampio ed acceso confronto sulle molteplici problematiche Ata, avuto dalla delegazione della Feder. Ata, ricevuta al Miur durante la manifestazione dello sciopero di tutto il personale Ata con il Dirigente dell’Ufficio V del MIUR Personale ATA Dott. Giacomo Molitierno e con il Dott. Tonino Proietti Dirigente alle Relazioni Sindacali del M.I.U.R., qualcosa di positivo (forse) è emerso………, il ministro Madia accelererà sulle immissioni in ruolo

Guardando la mappa della mobilità per gli esuberi delle province in base ai dati disponibili attualmente per 9 regioni su 15 analizzate, notiamo che in regioni come: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche e Abruzzo ci sono più posti che esuberi, mentre risultano più eccedenze che posti vacanti nelle altre sei regioni: Calabria, Puglia, Campania, Basilicata, Molise e Umbria.

Nella provincia di Milano ci sono 456 posti liberi, a Como 180 posti e a Monza e Brianza 161.

Comunque, sappiamo tutti che il personale delle province non e’ assolutamente intenzionato ed interessato al transito nelle nostre scuole perché sanno che dovranno sgobbare e lavorare ben oltre le 36 ore settimanali e stanno cercando in tutti i modi di collocarsi presso altre amministrazioni (… loro non sono abituati ai nostri ritmi stressanti e caotici).

Adesso è una certezza………..le immissioni in ruolo del personale Ata non avverranno prima di Settembre 2016 perché i dipendenti delle province e della CRI perdenti posto avranno un mese di tempo a partire da fine marzo per esprimere la loro preferenza sul portale e le relative graduatorie dovrebbero uscire non prima del mese di maggio 2016.

E questo significherà per molti nostri colleghi , “la perdita di un anno di ruolo”

Chiediamo immediatamente, per l’a.s. 2015/2016 le immissioni in ruolo con decorrenza giuridica

dal 1° settembre 2015

La Feder. Ata continuerà il percorso intrapreso a difesa del personale Ata ponendosi in prima linea come unico e vero sindacato della categoria, unica voce Ata competente, seria e professionale.

I Confederali e le OO.SS. FLCGIL, CISL, UIL e SNALS sono solo imbrogli politici, inciuci e bugie, che hanno rovinato il personale Ata.

Vinceremo solo se il personale ata dara’ forza alla Feder.Ata…..

E’ SCOPPIATA UFFICIALMENTE “LA PRIMAVERA ATA”

strappiamo le tessere sindacali della flcgil, cisl, uil E SNALS !!!

Dipartimento stampa Feder. Ata

 

GRANDISSIMA PARTECIPAZIONE SCIOPERO DEL 18 MARZO 2016 COMUNICATO STAMPA

GRANDISSIMA PARTECIPAZIONE SCIOPERO DEL 18 MARZO 2016 COMUNICATO STAMPA

Prot. N. 26 del 20.03.2016
Comunicato stampa
Agli Organi di Stampa
A tutto il Personale ATA

Il segnale forte del personale ATA…….. NOI ESISTIAMO!!!!!

18 MARZO…..GRANDE SUCCESSO DELLO SCIOPERO PROCLAMATO DALLA FEDER.A.T.A

100.000 ATA hanno scioperato- NO all’esternalizzazione dei servizi

Dopo tutti i boicottaggi messi in campo dal Governo e dai sindacati FLC-CGIL, CISL, UIL, SNALS contro la FederATA, nel silenzio degli organi d’informazione nazionale, più del 70% delle scuole ieri sono rimaste chiuse e più di 100.000 colleghi ATA hanno scioperato”- ha dichiarato il Presidente Mancuso.

Purtroppo ci dispiace che molti dirigenti scolastici non abbiano rispettato la Legge sui servizi minimi da garantire, facendo aprire le scuole ai docenti e facendo attività didattica senza collaboratori scolastici. Anche nella scuola della Sig.ra Renzi abbiamo avuto la totale adesione del personale ATA allo sciopero.

Siamo molto contenti, continua Mancuso, che finalmente il personale ATA inizi ad essere unito e compatto in difesa della propria dignità professionale, in difesa dei posti di lavoro e contro la esternalizzazione dei servizi, non vogliamo le cooperative !!!”

Massiccia è stata anche la partecipazione alla manifestazione davanti al Ministero.

Alla manifestazione, a sostegno della categoria, sono intervenute le On. Silvia Chimienti e Maria Marzana del M5S.

Una delegazione della Feder.ATA composta dal Presidente Giuseppe Mancuso, dai componenti della Direzione Nazionale Luigi C. Calabrò, Antonella Brandetti, Pasquale Bontà, Antonio Carrella, Simonetta Carbone e Giuseppe Diodato, durante la manifestazione è stata ricevuta dal Dirigente dell’Ufficio V del MIUR Personale ATA Dott. Giacomo Molitierno e dal Dott. Tonino Proietti Dirigente alle Relazioni Sindacali del M.I.U.R.

Dopo un ampio confronto sui punti oggetto delle nostre rivendicazioni – dichiara il Presidente Mancuso- non abbiamo ricevuto risposte concrete, anzi, continuano a prenderci in giro con la complicità della FLCGIL, CSIL, UIL e SNALS, ed è per questo che la Feder.ATA intraprenderà il percorso dei ricorsi, anche se i dirigenti del Miur hanno dichiarato che su alcuni punti a breve riceveremo dei segnali positivi.

Abbiamo compreso che non ci saranno immissioni in ruolo, vogliono ridurre al massimo l’organico dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi per far posto alle cooperative, non vogliono gli assistenti tecnici negli istituti comprensivi.

Con l’ampia partecipazione allo sciopero, il personale ATA- dichiara il Presidente Mancuso- ha detto basta a tutti i soprusi che la categoria riceve giornalmente ed è sceso in campo con l’unico sindacato di categoria, la FederATA.- Ora che siamo riusciti a risvegliare la coscienza e la dignità di tutto il personale A.T.A.-dichiara Mancuso- inizia il percorso dell’organizzazione della FederATA su tutto il territorio nazionale……………

La FederATA si pone come unico sindacato del personale ATA, alternativo alla FLCGIL, CISL, UIL e SNALS, complici del Governo Renzi, che invece di aiutarci e scendere in campo con noi, hanno remato contro con piccoli stratagemmi, talvolta con dicerie assurde.

In conclusione, il Presidente Nazionale della FederATA, Giuseppe Mancuso- rivolge un appello ai colleghi ATA…………..

NON FATEVI PRENDERE IN GIRO DAI CONFEDERALI E DALLE OO.SS. FLCGIL, CISL, UIL e SNALS,

STRAPPATE LE TESSERE E DIAMO FORZA ALL’UNICO SINDACATO DEL PERSONALE ATA – LA FEDER. ATA !!!

AVVIAMO I RICORSI PER FAR VALERE I NOSTRI DIRITTI !!!

Dipartimento stampa Feder. ATA

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