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Richiesta incontro per problematiche personale ATA

Richiesta incontro per problematiche personale ATA

Prot. n. 28/2018 del 25/10/2018

Al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Prof. Marco Bussetti

E p.c.

al Presidente Consiglio dei Ministri Dott. Giuseppe Conte

al Ministro dell’Economia Prof. Giovanni Tria

al Ministro della Pubblica Amministrazione Senatrice Avv. Giulia Buongiorno

al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Deputato Luigi Di Maio

Oggetto: Richiesta incontro per problematiche personale ATA.

La scrivente Feder.ATA. composta da persone che lavorano quotidianamente nel delirio delle nostre scuole statali e che cercano in ogni modo di difendere il personale ATA statale, “ringrazia” il Governo che cita finalmente ogni tanto i suddetti dipendenti, ma nota, purtroppo per l’ennesima volta, che non è stata ancora compresa la reale situazione lavorativa perché non si può chiedere solo 6000 assunzioni quando i posti vacanti sono molti di più; inoltre non si possono citare largamente i lavoratori delle ditte e cooperative di pulizia, ai quali va ovviamente tutta la nostra comprensione, ma sia ben chiaro che non sono precari ata come è stato erroneamente detto, e appena marginalmente i precari storici ata statali che si sono sempre adoperati in ogni modo e con ogni sacrificio per il bene della scuola pubblica statale. Finalmente è stato recepito quanto da noi e solo da noi detto e scritto sugli appalti di pulizia, ma ci aspettiamo un giusto e doveroso riconoscimento per tutto il personale amministrativo tecnico e ausiliario statale che dovrà essere considerato prima di altri.

Rinnova pertanto la sua richiesta di un incontro con il Ministro Bussetti, che provenendo dalla scuola conosce il problema e con il quale nel passato si è dialogato, e con il Ministro Di Maio, che si è detto disponibile ad incontrare docenti e studenti dimenticandosi però degli ATA che sono parte integrante del sistema scolastico statale italiano.

Non ci considerate forse perché Feder.ATA è un piccolo giovane sindacato, ma che però ha risvegliato i colleghi e ha scosso dal loro torpore verso gli ATA i soliti sindacati, che curano interessi di varie categorie, per cui dovreste rivedere le vostre convinzioni e/o informazioni.

Tenete presente che molti ci equiparano a livello sindacale ai movimenti politici dei 5 Stelle e della Lega perché anche noi siamo il nuovo che pensa e lavora per le categorie più basse, bistrattate e ignorate della pubblica istruzione rispetto alle altre sigle sindacali.

Anche per quanto riguarda l’aspetto retributivo tutti i politici, anche quelli delle opposizioni, chiedono un aumento e un adeguamento stipendiale ma solo per i docenti e per i dirigenti: si vede che gli ata devono continuare ad essere sfruttati per una miseria; la situazione lavorativa però è drasticamente cambiata in questi ultimi anni perché le mansioni richieste senza un adeguato contratto sono notevolmente più impegnative e numerose, gli addetti sempre meno, i titoli di studio necessari sono stati elevati ma le retribuzioni sono sempre ancorate al mero livello esecutivo.

Concludendo, Il sindacato del cambiamento, la Feder.ATA, porge distinti saluti e, disponibile per ogni chiarimento e/o suggerimento anche in merito a ventilati progetti su una regionalizzazione dell’istruzione che sembrerebbe contrapporsi ad un valido rafforzamento del sistema nazionale dell’istruzione, rimane in attesa di un cortese riscontro da parte del Governo del cambiamento.

IL PRESIDENTE NAZIONALE  Dott. Giuseppe MANCUSO

 

PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE

PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE

Prot. n. 26/2018 del 19/10/2018

Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Direzione Generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro

 

Al Ministero per la Pubblica Amministrazione – Capo Dipartimento

Ufficio per le relazioni sindacali delle pubbliche amministrazioni

Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Capo di Gabinetto e Dirigente Generale degli Uffici di diretta collaborazione

Alla Commissione di garanzia per l’attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi

Pubblici Essenziali

 

Oggetto: proclamazione stato di agitazione del personale A.T.A. Richiesta di avvio della procedura di raffreddamento e conciliazione ex. art. 1, comma 4, L.83/2000.

La Feder.A.T.A.- Federazione del personale A.T.A. della scuola, il primo ed UNICO sindacato che si occupa solo della categoria A.T.A, nato per dar voce ad una categoria abbandonata da tutti i Governi

proclama lo stato di agitazione del personale assistente amministrativo ff DSGA della scuola per i seguenti motivi:

  1. NO AL CONCORSO ORDINARIO DI DSGA PER GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FF;
  2. SI ALLA COSTITUZIONE DI UNA GRADUATORIA DA CUI ATTINGERE PER LE IMMISSIONI IN RUOLO, ai sensi DELL’ EX ART.14 CCNI UTILIZZATA GIA’ PER LA COSTITUZIONE DELLA GRADUATORIA PER LA COPERTURA DEI POSTI ANNUALI;
CHIEDE a tal fine che siano attivate le procedure di cui all’oggetto.
Qualora la procedura di conciliazione avesse esito negativo, la scrivente si riserva ogni forma di mobilitazione, non escluso lo sciopero nazionale della categoria.
Il Presidente Nazionale
Dott. Giuseppe Mancuso

Graduatorie terza fascia Istituto ATA

Prot. n. 24 del 28/8/2017

Al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Prof. Marco Bussetti

Agli Organi di Stampa

Al personale ATA

Loro Sedi

Oggetto: Graduatorie terza fascia Istituto ATA

Siamo la Feder.ATA, nata a tutela del Personale Amministrativo Tecnico e Ausiliario della Scuola, chiediamo notizie in merito alla pubblicazione delle graduatorie definitive di terza fascia ATA, tenuto conto che presto inizierà il nuovo anno scolastico con tutti i vari adempimenti da compiere.

La vostra nota n. 23718 del 23-5-18 comunicava una precisa tempistica che stabiliva il 20 luglio 2018 come data per la prenotazione massiva delle graduatorie per quegli UST che non hanno provveduto autonomamente; purtroppo alla data odierna non solo non ci sono quelle definitive ma in certe province ci sono ancora dei problemi anche con quelle provvisorie!

Siamo perfettamente a conoscenza, perché viviamo quotidianamente tutte le varie difficoltà lavorative degli ATA, che i D.S.G.A e gli Assistenti amministrativi di tutte le nostre scuole hanno subito e subiscono ritmi stressanti passando senza soluzione di continuità da un lavoro all’altro senza essere oltretutto considerati; inoltre l’instabilità del funzionamento del sistema SIDI spesso comporta perdita di dati e di tempo e ulteriore affaticamento del personale, ma ormai tutta questa farraginosa e complessa procedura deve essere completata.

Come al solito si è deciso di sfruttare oltre ogni limite le poche risorse umane e tecnologiche senza pensare prima ad aumentare i nostri organici quanto mai esigui, perchè se fossero stati ampliati ci sarebbero state più persone per svolgere tali pratiche gravose che non dovrebbero comunque essere espletate da singole istituzioni scolastiche.

In alcune parti d’Italia si riscontrano ritardi anche per la pubblicazione delle graduatorie definitive ATA di prima fascia; anche in questo caso si deve evidenziare il ridotto numero degli addetti che portano avanti il lavoro fra mille difficoltà e con spirito di abnegazione.

Ci amareggia constatare ancora una volta che Voi parlate di finanziamenti alle scuole paritarie e di assunzione per i lavoratori delle imprese di pulizia, ma non prendete in considerazione i nostri precari storici statali che hanno lavorato, a volte lontani da casa anche con sacrifici, nell’interesse delle istituzioni scolastiche e dell’utenza, e i loro diritti; ricordiamo che le scuole paritarie assumono senza graduatorie con criteri diversi dallo Stato e che per entrare in ruolo nelle scuole statali dovrebbero esserci dei concorsi per titoli ed esami o, almeno, per titoli.

Senza addentrarci ulteriormente nel merito che evidenzierebbe un uso di risorse statali, vogliamo dire che se aveste considerati i nostri supplenti avreste agito diversamente anche in merito alle nuove graduatorie di terza fascia ata, che hanno portato tanto lavoro e illuso tanta gente e che ancora non vedono la luce.

Scriviamo soprattutto per dar voce ai vari colleghi precari preoccupati e addirittura indignati per il trattamento loro riservato che ci hanno fatto pervenire le loro lamentele e per chiedere con fermezza che venga fatta chiarezza e trovata una valida soluzione anche in vista dell’attribuzione delle supplenze per l’anno scolastico 2018-19, tenendo conto che con il nuovo contratto si è stabilito che non potranno più essere stipulati contratti “fino all’avente diritto”.

Ci auguriamo pertanto che possiate adoperarvi al più presto in modo che il prossimo e vicinissimo anno scolastico possa avviarsi nel miglior modo possibile anche per il personale ATA sempre più bistrattato.

Distinti saluti.

La Direzione Nazionale Feder.ATA

CORDOGLIO PER GENOVA

CORDOGLIO PER GENOVA

Genova Feder.ATA, unitamente a tutto il Direttivo Nazionale, profondamente addolorata e colpita per l’immane tragedia del crollo di Ponte Morandi , esprime il proprio cordoglio per le vittime ed è vicina a feriti e parenti; si unisce alle preghiere per tutti coloro che sono stati coinvolti in vario modo e ringrazia il Signore per lo scampato pericolo degli abitanti dei palazzi sottostanti, perché fortunatamente non è crollata loro addosso l’altra parte del viadotto.

RICHIESTA IMMISSIONI IN RUOLO E AUMENTO ORGANICI ATA

Protocollo 23/2018 del 31/07/2018

Al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Prof. Marco Bussetti

E p.c.

al Presidente Consiglio dei Ministri Dott. Giuseppe Conte

al Ministro dell’Economia Prof. Giovanni Tria

al Ministro della Pubblica Amministrazione Senatrice Avv. Giulia Buongiorno

al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Deputato Luigi Di Maio

OGGETTO:RICHIESTA IMMISSIONI IN RUOLO E AUMENTO ORGANICI ATA

Credevamo e speravamo che con il nuovo Governo il personale amministrativo tecnico e ausiliario statale diventasse finalmente “visibile” con tutte le sue problematiche e fosse considerato per quello che realmente vale; invece ad oggi la situazione non sembra molto difforme dal passato: anche le 9873 immissioni in ruolo richieste e i 5182 posti assegnati sull’organico di fatto con la nota MIUR 32989 del 20 luglio scorso, che fornisce indicazioni generiche, ricalcano le solite procedure; infatti i posti liberi sull’organico di diritto sono quasi 17000 ma invece di nominare in ruolo su quel totale complessivo assistiamo agli usuali balletti con il Ministero che ne chiede solo una parte, il MEF che decide considerando solo ragioni economiche e i nostri precari e l’utenza che subiscono inermi. Inoltre da quei 9873 posti se ne devono togliere 789 per la stabilizzazione dei co.co.co e 305 per la stabilizzazione degli LSU di Palermo, per cui per i nostri poveri precari statali ne rimangono solo 8744, cioè circa la metà dei posti liberi. Non ce ne vogliano questi dipendenti, ma riteniamo che debbano essere stabilizzati tutti i precari a cominciare dai nostri statali, che per anni si sono sacrificati lavorando anche molto lontano da casa, e non solo una parte che, tra l’altro, non è nemmeno presente nelle nostre graduatorie.

Si deve invece finalmente pensare a tutti i precari, che hanno gli stessi identici doveri dei colleghi di ruolo ma pochissimi diritti: nella scuola statale ognuno ha e deve avere il suo RUOLO: anche gli ATA.

Secondo le diffusioni dei dati ISTAT e INPS i dipendenti pubblici negli ultimi anni sono diminuiti di oltre centomila posti, creando pertanto un enorme calo delle entrate contributive ex INPDAP e procurando per contro un aumento della spesa degli ammortizzatori sociali. Dove sono allora i risparmi preventivati? Molto meglio immettere in ruolo i precari anziché licenziarli. (tra l’altro i nostri stipendi continuano ad essere fra i più bassi della Pubblica Amministrazione)

Chiediamo pertanto una assunzione straordinaria di personale ATA su tutti i posti vacanti e disponibili e un adeguato aumento dei posti assegnati sull’organico di fatto in attesa che venga attribuito anche per gli ata un organico potenziato che garantirebbe la perfetta funzionalità delle scuole statali e che vengano finalmente rivisti gli obsoleti parametri di determinazione dell’organico , in quanto quelli attuali rispondono solo ad esigenze di risparmio di spesa anziché ai bisogni effettivi del servizio scolastico.

Se si vuole che la scuola funzioni bene, bisogna dotarla di risorse e non privarla addirittura di quelle indispensabili per l’ordinario funzionamento.

Infatti i tagli indiscriminati degli organici ATA e i vari divieti hanno creato situazioni problematiche dove, a fronte di un notevole aumento dei carichi lavorativi, che ha provocato stress da lavoro correlato, si è avuta una riduzione costante del personale, che ha comunque garantito con impegno e sacrifici il livello qualitativo dell’intero sistema scolastico. Inoltre i vari accorpamenti hanno creato mega scuole ingestibili e tolto numerosi posti di DSGA.

Quella subita dagli organici del personale ATA è una drastica diminuzione, che non aiuta certamente il buon andamento del servizio e ha pesanti riflessi sulle condizioni di lavoro del personale.

Per valutare la situazione nel suo insieme si devono considerare le molteplici problematiche che incontrano le varie istituzioni scolastiche disseminate nella nostra bella penisola: complessità di molte istituzioni scolastiche con vari plessi ubicati su più piani e su più comuni e con vari ordini di scuole, divieto di nominare supplenti per assenze fino a 7 giorni per i collaboratori scolastici e fino a 29 per amministrativi e tecnici, rischio di situazioni di disagio con momenti di pericolo per la mancata sorveglianza e pulizia con notevoli rischi igienico sanitari e di sicurezza, posti ata accantonati in caso di presenza di contratti stipulati con imprese di pulizia, che non garantiscono la sorveglianza e nemmeno la resa lavorativa in ore dei collaboratori scolastici, orari di funzionamento molto estesi per andare incontro alle esigenze dell’utenza che però avrebbero bisogno di più persone per evitare di infrangere norme contrattuali sfruttando i pochi dipendenti in servizio, presenza di personale che fruisce di legge 104 e/o con mansioni ridotte per motivi di salute, personalità giuridica attribuita a tutte le scuole dall’autonomia scolastica ma senza un adeguato aumento degli organici negli istituti comprensivi, particolare complessità amministrativa dovuta a tutte le pratiche aumentate continuamente negli ultimi anni e notevolmente aggravate in quelle ISA che devono rapportarsi anche con più comuni.

Riteniamo che la politica debba fare la sua parte invertendo la tendenza al risparmio sulla pelle degli ata, per ritornare ad investire davvero nell’istruzione e non inserendo invece altri privati nelle scuole statali, producendo così solo un aumento di spesa, un peggioramento dell’offerta formativa e un notevole rischio di infrazioni o altro, come accaduto anche in occasione degli appalti per le imprese di pulizia.

Chiediamo che questa categoria venga difesa con tutte le forze, perché con il suo prezioso contributo, da sempre, con molto impegno e dedizione, ogni mattina si adopera per far funzionare il sistema scolastico, da sempre rappresenta la continuità di tutte le attività scolastiche e da sempre garantisce con professionalità competenza e serietà tutti i servizi generali e amministrativi della Scuola nel migliore dei modi, anche se ormai ridotta notevolmente.

Il Vostro Governo non può più ignorare la rabbia, la delusione e il malcontento generale di tutto il Personale ATA della Scuola; richiamiamo pertanto la Vostra attenzione in merito alla necessità di affrontare correttamente il problema, trovando una soluzione parlamentare, sia per la stabilizzazione del personale precario, che da anni sta lavorando per lo Stato Italiano, che per la problematica situazione lavorativa di tutto il personale ATA, facendola finalmente emergere e portandola anche a conoscenza dell’opinione pubblica

Confidando in un Vostro positivo intervento, che ristabilirebbe anche una precisa fiducia nelle Istituzioni parlamentari, ringraziamo e porgiamo distinti saluti rimanendo a disposizione per ogni chiarimento.

La Direzione Nazionale Feder.ATA

PUBBLICAZIONE MOVIMENTI PERSONALE ATA 2018-2019

PUBBLICAZIONE MOVIMENTI PERSONALE ATA 2018-2019

Si invita tutto il personale ATA interessato a controllare su istanze on-line e la posta elettronica per l’avvenuta notifica e se il trasferimento è andato a buon fine.

I bollettini sono pubblicati sui siti dei vari Uffici Scolastici Territoriali di competenza.

per assistenza ed informazioni:

Assistenza consulenza Sindacale qualificata

 

Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale ATA per l’anno scolastico 2018-2019

Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale ATA per l’anno scolastico 2018-2019

Il personale ATA, con apposito modulo cartaceo, dovrà  presentare istanza di utilizzo ed assegnazione provvisoria a partire dal 23 luglio al 03 agosto 2018:

per info ed assistenza:Assistenza Feder.ATA

 

 

 

 

 

PUBBLICATE LE GRADUATORIE DI ISTITUTO 3^F PERSONALE ATA

PUBBLICATE LE GRADUATORIE DI ISTITUTO 3^F PERSONALE ATA

Si comunica che sono visualizzabili, sul portale del M.I.U.R, POLIS Istanza OnLine, le graduatorie d’istituto di terza fascia del personale ATA. Si pregano gli interessati a controllare le stesse accedendo con le proprie credenziali.

link:http://www.istruzione.it/polis/Istanzeonline.htm

per informazioni ed assistenza:

Assistenza consulenza Sindacale qualificata

Assegno nucleo familiare-Rivalutazione livelli di reddito a decorrere dal 1 luglio 2018

Assegno nucleo familiare-Rivalutazione livelli di reddito a decorrere dal 1 luglio 2018

“Nuovi limiti di reddito familiare da considerare, elaborati sulla base del reddito conseguito nel 2017, ai fini della corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare per il periodo 1° luglio 2018 – 30 giugno 2019. Tabelle di riferimento. Modello di domanda.”

  1. Circolare_del_26_giugno_2018_n_23;
  2. tabelle_2018.xls;
  3. Modello_di_domanda_luglio_2018;
  4. Modello_di_domanda_luglio_2018.pdf;

link ufficiale del MEF: http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/circolari/2018/circolare_n_23_2018/

Per informazioni ed assistenza:

Assistenza consulenza Sindacale qualificata

Ringraziamento e seconda richiesta d’incontro

Ringraziamento e seconda richiesta d’incontro

Protocollo 22/2018 del 16/06/2018

Al Ministro Istruzione Università e Ricerca

Prof. Marco Bussetti

Oggetto: ringraziamento e seconda richiesta d’incontro.

La ringraziamo per le belle e sentite parole da Lei adoperate nei confronti del personale ATA in una Sua intervista apparsa recentemente su un quotidiano.

Sappiamo, come le abbiamo scritto nella nostra lettera di congratulazioni e di richiesta di incontro, che Lei conosce perfettamente la situazione in cui versano gli amministrativi, i tecnici e gli ausiliari statali, ma vogliamo credere che pure i nostri ultimi scritti, consegnati anche personalmente ad esponenti politici del vostro schieramento, l’abbiano fatta ulteriormente riflettere e spinta a parlare pubblicamente degli ATA.

Purtroppo dobbiamo constatare che le nostre problematiche e sofferenze non sembrano rientrare fra le priorità di questo Governo, che non ci ha considerato nel suo contratto e nemmeno nella stesura completa dell’organigramma.

Vogliamo ricordare che anche nostri colleghi si sono ritrovati senza lavoro come le maestre più volte citate da politici e media, a causa dei notevoli tagli agli organici ata e del divieto di nominare supplenti, ma nessuno si è mai interessato di loro, che sono però persone e non meri numeri da contabilizzare come risparmi graditi al MEF.

Rinnoviamo la nostra disponibilità all’incontro, già richiestoLe il 4 giugno u.s., per offrire soluzioni fattibili o per qualsiasi chiarimento e/o informazione perché senza il personale amministrativo tecnico e ausiliario o con una sua forte riduzione non vengono garantiti i servizi agli alunni, ai docenti e all’utenza nel suo insieme; tali dipendenti, ormai stressati, delusi e avviliti, devono essere finalmente valorizzati e considerati nell’interesse dell’intero sistema dell’istruzione pubblica perché il loro contributo, il loro impegno e la loro dedizione e abnegazione sono essenziali per il buon funzionamento della scuola statale.

Nel porgerLi i nostri più cordiali saluti e auguri di un proficuo lavoro, restiamo in attesa di una Sua convocazione per poter finalmente lavorare insieme in e per una scuola pubblica efficiente, sicura e di qualità dove poter far crescere e studiare i nostri figli, e porgiamo.

Sarebbe a dire che si fa costruire una nave in Fincantieri dai disegnatori e dai progettisti ma si assumono solo quelli tralasciando gli operai o che il Ministro della Difesa dà mandato al Capo di Stato Maggiore di creare un esercito forza di sbarco, che però raduna solo gli ufficiali e non la truppa.

Cioe’ cose fuori dal mondo, che solo in Italia potevano accadere: fare una riforma della scuola considerando solo una parte di chi ci lavora: come a dire che chi va ad inaugurare le scuole non sa nemmeno come funzionano, mette i docenti in cattedra ed è tutto  risolto. Pazzesco!!!!!!

In questi giorni si parla dei 44000 posti di lavoro persi nelle banche italiane ma, come al solito, nessuno invece si ricorda dei 50000 posti ata persi in questi ultimi anni a seguito della revisione dei criteri e dei parametri per la definizione delle dotazioni organiche del Personale ATA che hanno ulteriormente ridotto il nostro organico di diritto “riducendolo all’osso”.

Ma perché invece di assumere solo un numero spropositato di insegnanti non si è pensato anche all’indispensabile assunzione di personale amministrativo tecnico e ausiliario nelle scuole e negli A.t. provinciali (gli ex Provveditorati)?

Ci viene il dubbio che si voglia eliminarci e far fare il nostro lavoro, denso di compiti e peculiarità specifiche, ai docenti, che però non sanno nemmeno da che parte iniziare.

E come è possibile che noi ATA abbiamo lauree, diplomi, uno o due patenti informatiche più altre competenze che abbiamo acquisito nel tempo ma siamo sempre relegati nella carriera esecutiva con stipendi iniziali di circa 1000 – 1100 euro e che a noi non si riconosca nemmeno il bonus di 500 euro per l’aggiornamento (soprattutto informatico, proprio a noi che siamo al computer almeno 7 ore al giorno) elargito solo per i docenti?

Chiediamo perciò con forza dignità umiltà che venga finalmente messo nero su bianco da tutti che gli ATA esistono e che, essendo lavoratori e servitori dello stato utili ed indispensabili, hanno pari diritti e doveri dei docenti. Pertanto attendiamo urgentemente l’abolizione del precariato (perché non ci sono solo le maestre che rischiano il posto di lavoro) e del nefasto divieto di nominare supplenti, parzialmente e lacunosamente mitigato in questo ultimo periodo, l’incremento dei nostri organici nel loro insieme, la revisione dei nostri ormai anacronistici profili a cominciare da quello degli assistenti tecnici che vengono sfruttati a prescindere dalle loro aree, il giusto adeguamento delle nostre retribuzioni e la considerazione di quegli assistenti amministrativi che da anni e con mille difficoltà stanno sostituendo i D.S.G.A mancanti e che rischiano di essere soppiantati da persone che non hanno alcuna esperienza nella complessa gestione dei servizi generali ed amministrativi delle nostre scuole; ultima nostra richiesta, viste le recenti novità, è che nei bandi per le graduatorie permanenti (24 mesi) si continui, come fatto fino ad oggi, a valutare giustamente la metà e non per intero, il servizio prestato nelle scuole paritarie, perché, contrariamente ad un altro sindacato che sbandiera la sua vittoria legale, riteniamo che i nostri poveri precari statali, che hanno lavorato nelle nostre scuole statali con sacrifici e per molto tempo, verrebbero superati da altri con meno servizio nello stato ma con periodi più o meno lunghi in istituti scolastici paritari dove non esistono le nostre graduatorie per titoli e servizi, che garantiscono maggiori garanzie di equità.

Ribadendo la nostra ferma convinzione che solo uniti potremo finalmente farci rispettare, manifestiamo la nostra disponibilità a dare ulteriori chiarimenti e/o informazioni in merito a chiunque lo chiedesse, nella speranza di poter fare sempre progredire, ma soprattutto in questo difficile momento, le nostre istituzioni nell’interesse, in primis, dei nostri ragazzi che sono il futuro dell’Italia.

La Direzione Nazionale di Feder.ATA