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CORONAVIRUS- lettera ai Presidenti della Lombardia Veneto e Friuli

Prot. N. 35 del 16 MARZO 2020

Ai Presidenti delle regioni

Lombardia, Veneto e

Friuli Venezia Giulia

Visto il D.L. n. 6/2020;

Visti i DPCM attuativi del D.L. n. 6/2020;

Viste le note AOODPPR 278 del 06 marzo 2020 e AOODPPR 279 dell’8 marzo 2020;

Vista la nota AOODPIT 323 del 10 marzo 2020;

Visto che gli enti locali non hanno provveduto alla sanificazione prevista;

Visto che la maggior parte del personale amministrativo tecnico ausiliario non è stato dotato dei DPI (dispositivi di protezione individuale);

Visto che le varie e numerose scadenze amministrative sono state prorogate;

Visto che alunni e famiglie non devono entrare negli edifici scolastici;

Visto che l’utenza potrà comunque rivolgersi all’istituzione scolastica tramite contatti telefonici ed indirizzi e-mail pubblicati sul sito dell’istituzione scolastica;

Visto che l’obiettivo primario è la tutela della salute pubblica come sancito anche dalla nostra Costituzione, limitando allo stretto necessario lo spostamento delle persone al fine di contenere la diffusione dell’epidemia Covid-19, per cui “ogni accortezza che si indirizzi in questa direzione non solo è lecita e legittima, ma è anzi doverosa”;

Visti i nostri ripetuti richiami alla tutela della salute del personale ATA;

Visto che fino ad oggi le nostre pressanti continue e ripetute richieste ai nostri governanti sono rimaste disattese;

Visto che anche il vostro leader Salvini condivide le nostre posizioni “SCUOLE CHIUSE ma sul serio e per tutti, anche per i 200.000 ATA ancora costretti a uscire di casa. Le attività didattiche sono sospese, in piena pandemia è opportuno evitare rischi inutili per loro e le loro famiglie“;

con la presente Vi chiediamo :

  1. di chiedere al GOVERNO la chiusura delle scuole nelle vostre regioni;
  2. di chiedere ai sindaci delle vostre regioni la chiusura delle scuole.

La difesa della salute e le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro devono prevalere su ogni altra valutazione!

IL PRESIDENTE NAZIONALE

Giuseppe MANCUSO

 

Coronavirus: anche il personale ATA a casa…..senza se e senza ma!

Coronavirus: anche il personale ATA a casa…..senza se e senza ma!

Oramai da alcune settimane la pandemia meglio conosciuta come Coronavirus è al centro dell’attenzione di tutti e quindi anche del pianeta scuola.

Nonostante la sospensione delle attività didattiche e la didattica a distanza che può essere paragonata “all’armata di Brancaleone”, il personale ATA continua ad essere il fanalino di coda della scuola italiana e viene utilizzato come carne da macello.

Non riusciamo a capire che senso ha lasciare tutti a casa e cercare di far maldestramente funzionare gli uffici, con soluzioni deleterie come la turnazione, la fruizione di ferie residue, ecc.; Tutti paliativi che non risolvono il problema della rischiosa esposizione al Coronavirus del personale amministrativo, tecnico e ausiliario.

Tante scuole non hanno ancora effettuato la sanificazione, pur prevista dai provvedimenti del governo che continuano a susseguirsi, come se fosse un cerchio che lentamente si stringe; Probabilmente dopo il primo caso accertato in lombardia, sarebbe stato sufficiente un blocco di venti giorni per arginare un’epidemia, o per meglio dire una pandemia, che invece sta dilagando.

Continuiamo ad assistere ad una politica populistica che non ha precedenti, a danno del personale ATA, oramai esposto ai rischi del virus da più di venti giorni.

Ribadiamo il nostro fermo dissenso nei conronti di chi ha permesso ai soli docenti l’acquisto di strumentazioni informatiche, ecc. usufruendo di un bonus economico, relegando sempre di più nell’angolino il personale ATA.

Si parla di smart working per il personale ATA, ma il ministro ed i sindacati reputati rappresentativi, probabilmente non sanno che la maggior parte delle scuole non lavorano con piattaforme on line (ad esclusione del portale SIDI) e gli assistenti amministrativi non sempre sono dodati di pc e connessione internet (ovviamente personali) per far fronte a detta modalità lavorativa ampiamente improvvisata, con la quale dovrebbero garantire le prestazioni essenziali della scuola italiana.

Il risultato di quanto sopra esposto è che tutto il personale ATA, allo stesso modo come i docenti e gli alunni, DEVE RIMANERE A CASA senza oneri per i lavoratori, fino al termine dell’emergenza, anche in considerazione del fatto che in questa situazione viene meno lo status di “servizio pubblico essenziale della scuola.

Al personale ATA, fino a questo momento utilizzato come cavie, chiediamo di inviare un esposto alla Procura della Repubblica Territorialmente competente, evidenziando la situazione della scuola dove presta servizio (eventuali violazioni e/o inadempienze alle disposizioni governative), ribadendo che in caso di contagio, sarà avviato un iter giudiziario per il riconoscimento di eventuali danni (anche ai familiari) e della causa di servizio.

Roma, 15 marzo 2020

le Segreterie Generali

Feder. A.T.A. Si.Na.A.L. SI.NA.L.P. Scuola e FP

 

 

 

Coronavirus ulteriori dichiarazioni del Presidente Nazionale

Corona virus ulteriori dichiarazioni del Presidente Nazionale

 

Salvini è con gli ata: chiudere immediatamente le scuole

Salvini è con gli ata: chiudere immediatamente le scuole

 

https://www.orizzontescuola.it/salvini-scuole-chiuse-per-tutti-anche-per-i-200-000-costretti-a-uscire-di-casa/

STOP AL CORONAVIRUS PERSONALE ATA A CASA!!!

STOP AL CORONAVIRUS PERSONALE ATA A CASA!!!

 

Grazie alle nostre pressanti richieste inoltrate in questo periodo, oggi pomeriggio o al massimo domani mattina dovrebbe uscire il nuovo decreto dove finalmente le scuole rimarranno chiuse e, quindi, tutti i dirigenti dsga assistenti amministrativi tecnici e collaboratori rimaranno a casa

 

 

 

Coronavirus, il discorso del Presidente Nazionale Giuseppe Mancuso

Coronavirus, il discorso del Presidente Nazionale di Feder.ATA Giuseppe Mancuso

 

 

CORONAVIRUS – CHIUDERE IMMEDIATAMENTE LE SCUOLE-IL PERSONALE ATA DEVE STARE A CASA

Prot. n. 28/2020 del 12/03/2020

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Prof. Giuseppe CONTE

E, p.c. Al Ministro dell’Istruzione

On. Lucia AZZOLINA

Al Ministro della salute

On. Roberto Speranza

Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

On. Nunzia Catalfo

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione

e Semplificazione

On. Fabiana Dadone

Oggetto: CORONAVIRUS – CHIUDERE IMMEDIATAMENTE LE SCUOLE.

IL PERSONALE ATA DEVE STARE A CASA

Sig. Presidente del Consiglio e Signori Ministri,

Visto il D.L. n. 6/2020;

Visti i DPCM attuativi del D.L. n. 6/2020;

Viste le note AOODPPR 278 del 06 marzo 2020 e AOODPPR 279 dell’8 marzo 2020;

Vista la nota AOODPIT 323 del 10 marzo 2020;

Visto il mancato rispetto di alcuni dirigenti scolastici dei summenzionati atti normativi;

Visto il comportamento dei dirigenti scolastici che fanno sanificare i locali della scuola ai collaboratori scolastici con i semplici prodotti di pulizia in dotazione e senza i DPI, quando spetta agli enti locali tramite agenzie specializzate la sanificazione della scuola;

Visto che alcuni dirigenti scolastici non attuano ancora la turnazione prevista ai sensi della nota AOODPIT 323 del 10 marzo 2020;

Visto che allo stato attuale non vi è nessuna necessità di garantire il servizio minimo essenziale, in quanto il D.L. 6 e i DPCM attuativi

perseguono l’obiettivo di limitare allo stretto necessario lo spostamento delle persone al fine di contenere la diffusione dell’epidemia

Covid-19, tradotto significa che non è concesso agli alunni e famiglie presentarsi a scuola;

Visti i nostri ripetuti richiami alla tutela della salute del personale ATA;

con la presente

si chiede

L’IMMEDIATA CHIUSURA DELLE SCUOLE CON LA LOGICA CONSEGUENZA CHE IL PERSONALE ATA DEVE RIMANERE A CASA SENZA FAR FRONTE ALLE FERIE DELL’A.S. PRECEDENTE E SENZA FAR FRONTE ALLE ORE STRAORDINARIE FIN QUI SVOLTE.

IL PRESIDENTE NAZIONALE

Giuseppe MANCUSO

Ulteriore discriminazione al personale ATA.

Prot. n. 26/2020 del 09 /03/2020

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Prof. Giuseppe CONTE

Al Ministro dell’Istruzione

On. Lucia AZZOLINA

Al Ministro della salute

On. Roberto Speranza

 

Oggetto: Ulteriore discriminazione al personale ATA.

Tutti noi siamo a conoscenza di quanto sta succedendo nella nostra bellissima Italia e, come dipendenti statali, ci sentiamo ancora più coinvolti in questo frangente e siamo profondamente grati a tutto il personale sanitario che, con grande spirito di sacrificio e abnegazione, sta combattendo questa dura battaglia.

E’ il momento della condivisione, come detto dal nostro Presidente Mattarella, ma dobbiamo amaramente constatare che nella scuola non è così. Infatti, se già volevamo contestare il DPCM del 4 marzo 2020 ora a maggior ragione dobbiamo contestare quello dell’8-3-2020, che è riuscito a discriminare ulteriormente il personale ata, perché, se si deve salvaguardare la salute pubblica, non ci si deve limitare a sospendere le lezioni ma si devono chiudere tutti i plessi. Si deve tutelare la salute di tutti i lavoratori della scuola come quella di qualunque altro cittadino che è tenuto ad usare condotte di vita prudenti, come ad esempio ridurre il più possibile gli spostamenti, per evitare il contagio nell’ottica del“contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”

Non si dovevano fare entrare persone, siano esse dirigenti docenti o personale ata, negli edifici scolastici non sanificati che, comunque, una volta sanificati, si devono chiudere perché non ha senso tale operazione se le scuole continuano ad essere aperte e frequentate perciò da possibili ipotetici portatori del virus.

Pertanto i dirigenti scolastici che continuano a far entrare il personale rischieranno di essere citati per danno biologico nel deprecato caso di qualche contagio.

Rimanendo nel discorso sanificazione dobbiamo rimarcare che molti collaboratori scolastici sono stati “obbligati” a sanificare, oltretutto con strumenti non adeguati, i locali scolastici e, in talune realtà, anche senza riscaldamento perché gli enti locali hanno spento gli impianti.

Altro punto dolente è la raccomandazione “ai datori di lavoro …….. di promuovere, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando quanto previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera r)” che sembra andare nella direzione della solita disparità di trattamento.

Oltre a ciò c’è il discorso del “lavoro agile” per il quale si dovrebbe aprire una complessa diatriba per tutto ciò che implica, a cominciare da tutta la strumentazione tecnologica adeguata a svolgere il proprio compito che il lavoratore dovrebbe avere.

Ci fa piacere che il MIUR abbia predisposto la Nota n. 279 datata 8-3-2020 per fornire istruzioni operative ai dirigenti in merito al DPCM 8-3-2020 ma continuano a permanere dubbi lacune e imprecisioni.

Concludendo invitiamo tutti i colleghi a seguire scrupolosamente le indicazioni del Consiglio Superiore della Sanità e a comunicare eventuali comportamenti scorretti o contrari a tale normativa in modo da preservare la propria e altrui salute.

Facciamo presente che se non saranno prese in seria considerazione le nostre richieste saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale amministrativo tecnico ausiliario, che potrebbe anche promuovere una class action collettiva, perché non ci si può trincerare dietro alla scusa dei contratti collettivi nazionali firmati oltretutto dalle solite organizzazioni sindacali.

IL PRESIDENTE NAZIONALE

Giuseppe MANCUSO

 

 

CORONAVIRUS – LA SANIFICAZIONE DEI LOCALI E’ RESPONSABILITA’ DEI DIRIGENTI SCOLASTICI? CON QUALI SOLDI? INIZIA IL SOLITO SCARICA BARILE

Prot. n. 25/2020 del 05/03/2020

Ai Dirigenti Scolastici

Ai Direttori S.G.A

 delle Scuole  Statali

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Prof. Giuseppe CONTE

Al Ministro dell’Istruzione

On. Lucia AZZOLINA

Al Ministro della salute

On. Roberto Speranza

Al Sindacato Nazionale ANP

Oggetto: CORONAVIRUS – LA SANIFICAZIONE DEI LOCALI E’ RESPONSABILITA’ DEI DIRIGENTI SCOLASTICI? CON QUALI SOLDI? INIZIA IL SOLITO SCARICA BARILE.

CHIUDIAMO LE SCUOLE

Egregi dirigenti scolastici, ormai la situazione nelle scuole sta trascendendo per personale ata e dirigenti scolastici: le idee del Governo sono alquanto confuse, a parte alcune eccezioni, e le disposizioni mutano rapidamente creando pertanto confusione e disorientamento fra gli utenti e i dipendenti.

Inoltre, informazione mai data dal Ministro Azzolina, come conferma anche l’ultima nota fatta pervenire dai sindacati FLCGIL, CISL, UIL SNALE e GILDA della Lombardia alle scuole lombarde, la sanificazione è responsabilità del dirigente scolastico che deve contattare gli Enti Locali per “l’eventuale intervento straordinario e di sanificazione da affidare a ditte specializzate”.

E’ INIZIATO LO SCARICA BARILE

Ci sembra veramente assurdo delegare anche questo ai dirigenti scolastici che devono già affrontare moltissimi problemi ed hanno enormi responsabilità sia nei confronti degli alunni che del personale. Come invece abbiamo ripetutamente chiesto, ad occuparsi di tutto ciò deve essere l’ENTE LOCALE, che deve fare l’affidamento diretto alle aziende specializzate.

CON QUALI SOLDI??????

Alla data odierna le scuole stanno ricevendo, come nella provincia di Monza, comunicazioni da parte degli enti locali, con l’informativa su come si devono comportare le singole scuole e quanti soldi riceveranno per effettuare la sanificazione.

Per fare un esempio, abbiamo notizie che la provincia di Monza ha assegnato ad ogni scuola superiore la somma di Euro 500,00 per effettuare la sanificazione.

Visto che nel miglior caso possibile la sanificazione costerà almeno 1.000,00 euro, da dove si prenderanno i soldi per coprire il saldo? Allo scrivente non risulta che il governo per il tramite della protezione civile abbia stanziato i fondi per la sanificazione. Il Governo e il ministro dell’istruzione Azzolina non sanno gestire l’emergenza……..

Saranno le famiglie a pagare la sanificazione o i soldi verranno presi dal misero finanziamento che le scuole ricevono annualmente dal ministero?

E con quali soldi verrà acquistato tutto il materiale necessario per effettuare le pulizie di fino, mascherine ecc.?

Vorremmo anche che qualcuno ci spiegasse come potrà essere possibile attivare certe procedure descritte nel DPCM, coi bimbi delle scuole dell’infanzia ad esempio, soprattutto se non si è potuto acquistare in tempo i DPI da fornire ai lavoratori potenzialmente a rischio.

Inoltre dovrebbero essere interessati attivamente i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ed essere aggiornati i vari DVR perché essenziale che tutto il personale, a cominciare dai collaboratori scolastici in prima linea, sia messo in condizione di lavorare in sicurezza perché leventuale danno biologico incombe sulla testa dei dirigenti scolastici.

In conclusione, la scrivente organizzazione chiede ai dirigenti scolastici e DSGA di essere uniti e compatti per la tutela della salute di tutti i dipendenti e, soprattutto, sarebbe opportuno che i dirigenti scolastici prendessero una seria posizione, condividendo la chiusura totale delle scuole in questo momento particolare per evitare che le responsabilità del governo, ministero, usr, ambiti territoriali e enti locali ricadano sulla loro testa.

IL PRESIDENTE NAZIONALE

Giuseppe MANCUSO