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A chi fa comodo non eliminare il precariato?

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A tutto il personale ATA

Agli organi di stampa

Loro Sedi

Comunicato Stampa del 11 Giugno 2021

E’ arrivato il momento che ci sia un netto cambio di direzione nelle politiche scolastiche che riguardano la stabilizzazione dei precari ATA “

A chi fa comodo non eliminare il precariato?

Il precariato del personale ATA ha raggiunto dimensioni ormai insostenibili e la pandemia ne ha messo ulteriormente in luce l’assurdità e l’ingiustizia”, ad affermarlo è il presidente nazionale di Feder.ATA Giuseppe Mancuso, che rilancia “In una delle sue esternazioni il ministro Bianchi, parlando del sistema reclutamento, ha sottolineato la necessità di realizzare operazioni strutturali e di uscire dalle azioni congiunturali e dalla continua emergenza”, noi di Feder.ATA, siamo d’accordo, ma per realizzare questo obiettivo occorre un vero e proprio cambio di direzione rispetto alla politica scolastica di tagli, risparmi e razionalizzazioni che ha caratterizzato gli ultimi trent’anni, occorre investire ingenti risorse nell’ampliamento degli organici e nella stabilizzazione dei lavoratori ATA , usando a questo scopo anche una parte cospicua dei fondi del Recovery Plan”.

Il presidente di Feder.ATA Giuseppe Mancuso , entra nel concreto della questione del precariato ATA, “Innanzitutto, è necessario confermare anche per i prossimi anni i cosiddetti “posti covid”, ma dopo averli trasformarti in normali posti da inserire in modo strutturale negli organici del personale ATA, cancellando la distinzione tra organico di diritto e organico di fatto o in deroga e procedere alle assunzioni a tempo indeterminato su tutti i posti disponibili”.

La scuola ha bisogno di recuperare i tagli di personale ATA dei decenni passati e tutti coloro che hanno raggiunto i 24 mesi di servizio devono essere stabilizzati dal 1° settembre” chiosa il presidente, entrando poi nello specifico dei parametri di calcolo degli organici, ”per tutti i profili ATA occorre rideterminare i parametri di calcolo degli organici che devono tenere conto non solo del numero di studenti, ma anche degli spazi effettivamente usati (palestre, uffici, laboratori) e dei plessi di cui si compone un istituto, nonché dell’ordine di scuola: a parità di studenti, ad esempio, non si può pensare di avere lo stesso personale in una scuola con 15 plessi e in una con 3, oppure in una superiore e in una primaria, solo così è possibile garantire l’igiene e la sicurezza dei locali scolastici, nonché lo svolgimento di pratiche e mansioni sempre più numerose e ingestibili con i numeri attuali, Infine occorre assumere assistenti tecnici ar02 in tutte le scuole, anche dove non previsto dall’organico, per far fronte alle nuove esigenze di connessione”.

Il presidente Giuseppe Mancuso a conclusione del suo intervento sul problema annoso del precariato ATA, ritorna su di un tema ancora irrisolto, “Come Feder.ATA avevamo sollecitato l’Amministrazione a risolvere il problema dei Facenti Funzione senza titolo specifico, ai quali non è consentito partecipare alla procedura concorsuale in esame, però vengono quasi obbligati dagli ambiti territoriali, vedi soprattutto Milano, su questo tema per noi fondamentale, sosterremo questa rivendicazione con ogni forma di mobilitazione affinche’ possa essere messa una risoluzione definitiva ad un macroscopico errore normativo creato soprattuto dalle norme contrattuali“.

Ufficio Stampa Feder.ATA