A tutto il personale ATA
FEDER.ATA INFORMA
La nera estate della scuola italiana, tra menzogne e demagogia politica si continua a non mettere al centro della discussione il lavoro, i lavoratori ATA e la loro reale Sicurezza! |
a cura di Fania Gerardo
L’estate 2021, verrà ricordata come la più nera per i lavoratori della scuola, è stato fin qui un periodo caratterizzato dalla demagogia politica, il governo per la scuola nulla ha fatto, se non imporre con il pieno avvallo dei sindacati firmatari di contratto (che vi racconteranno un’altra verità), ai lavoratori della scuola l’obbligo del green pass per poter accedere ai propri luoghi di lavoro.
Come è bene noto Feder.ATA esprime tutta la propria contrarietà al nuovo decreto legge sulla obbligatorietà del Green Pass in ambito scolastico!
Analizziamo la situazione con cura, ricordando sin da subito che il personale scolastico risulti ad oggi la categoria con la maggiore percentuale di vaccinati.
Secondo le stime ministeriali, l’86% (ma il dato, come dichiarato dallo stesso ministro Bianchi, sarebbe intorno al 90%) dei lavoratori della scuola si è già sottoposto alla somministrazione del vaccino.
E quindi!? Perché si è arrivati a questa obbligatorietà!?
Da settembre ripartirà l’anno scolastico con la riproposizione degli stessi problemi, perché nulla è stato fatto in questi mesi da questo governo per ripartire veramente in sicurezza: nessun investimento è stato predisposto per eliminare il problema delle classi pollaio, per assumere il personale ATA secondo quelle che sono le reali necessità di organico e non con i numeri ridicoli ufficiali(12000 assunzioni a fronte di ben 27000 posti liberi), per riammodernare edifici in moltissimi casi letteralmente fatiscenti e avviare la costruzione di nuove scuole e nuovi spazi.
Le scuole Italiane continueranno così facendo a contenere un numero elevato di studenti che, probabilmente non vaccinati, potranno continuare a essere ammassati nelle aule dopo aver percorso chilometri in mezzi pubblici strapieni: per il traporto pubblico locale, infatti, non è richiesto alcun Green Pass per quanto riguarda gli spostamenti, altro errore politico rilevante!
Feder.ATA ritiene che la decisione del governo sia l’ennesima forma di denigrazione nei confronti dei lavoratori della scuola che hanno sin da subito dimostrato al contrario di quanto si vuol far credere un forte senso civico ed etico e una chiara volontà di adesione vaccinale per tornare liberamente alla propria professione.
Sin dal principio Feder.ATA ha espresso con chiarezza la contrarietà all’obbligatorietà del Green Pass il cui non possesso porterebbe il personale ATA alla perdita dello stipendio per cinque giorni, per poi arrivare alla sospensione dal servizio.
I lavoratori non vaccinati saranno costretti a effettuare a proprie spese un tampone ogni 48 ore per accedere a scuola, infatti il governo non ha previsto misure di gratuità, ma questa sarebbe stata una misura di buon senso difficilmente prevedibile per il governo Draghi.
Dal canto nostro chiediamo la revoca del provvedimento che rappresenta una stortura normativa non di poco conto, con cui si stabilisce chi ha diritto di lavorare e chi no, anziché pensare a garantire la vera ripartenza in sicurezza, possibile per Feder.ATA non ammassando alunni nelle classi inadeguate e attuando il giusto piano assunzionale capace di garantire la sicurezza.
Il vaccino, lo abbiamo sempre detto, è una auspicabile scelta individuale, Feder.ATA ha infatti esortato i lavoratori ad aderire ad una elevata immunizzazione vaccinale, nonostante il caos scientifico e la traballante campagna vaccinale gestita dal governo.
Feder.ATA, non permetterà che l’obbligo di Green Pass possa rappresentare elemento di ricatto occupazionale, e assisterà individualmente, sindacalmente e legalmente i lavoratori che verranno sanzionati con la sospensione dal servizio e la perdita dello stipendio, perché è tutta qui la nostra lotta sindacale a sostegno come sempre dei lavoratori ATA.
La vaccinazione è uno strumento di tutela della salute pubblica il cui obbligo non può essere di certo deciso da un decreto legge governativo!
Monza,11/08/21
Ufficio Stampa Feder.ATA